Nicola Ciacciarelli
La Juve sbanca anche Firenze e vola provvisoriamente a +11 sul Napoli e +12 sull’Inter, sempre più padrona del campionato. Con una gara di personalità ed intelligente i bianconeri si prendono i tre punti al Franchi, dove una Fiorentina poco concreta crolla sotto i colpi di Bentancur, Chiellini e Ronaldo.
Il riposo precauzionale per Pjanic riporta Rodrigo Bentancur in regia a metà campo. Ai suoi lati Matuidi e, a sorpresa, Cuadrado nel quasi inedito ruolo di mezzala. Il colombiano si disimpegnerà più che egregiamente, allargando la sua posizione quando Gerson attacca. A dare una mano ai tre di centrocampo ci pensa Paulo Dybala. L’argentino gioca gran parte dei 90 minuti sulla linea dei centrocampisti, godendo spesso di grande libertà. In mezzo al campo, infatti, la Fiorentina non lo segue, subendo così l’inferiorità numerica in una zona nevralgica.
Dopo un inizio di marca viola la Juve prende il sopravvento con il palleggio e la linea di difesa piuttosto alta, sfruttando il fatto che i padroni di casa non riescono a rubar palla nella trequarti avversaria. La rete di Bentancur è apparentemente semplice, ma molto interessante nella sua preparazione. L’uruguaiano attira su di se Veretout, il francese è sorpreso dallo scarico per Dybala facendosi così scavalcare dall’ex Boca che chiude il triangolo con il compagno. A questo punto davanti a lui ci sarebbero ben due fiorentini (Pezzella e Milenkovic), ci sarebbero sì, perchè Ronaldo ”taglia” in mezzo ai due attirando su di se il serbo e portandolo via. Il numero 4 di casa è impaurito dalla possibile imbucata per CR7 e segue il portoghese. Rimane solo Pezzella. Il capitano sembra quasi non accorgersi dell’improvviso movimento di Cristiano e, dunque, del suo compagno e non cambia posizione. Bentancur, allora, cambia leggermente direzione spostandosi verso sinistra e rende vano il disperato recupero di Veretout, alle sue spalle, con un tocco di biliardo che spiazza Lafonte. Le lunghe leve permettono all’ex Boca di presentarsi davanti al giovane portiere con un passo di vantaggio sui difendenti, che vedono il pallone entrare lentamente in porta.
La partita è comunque viva e aperta e se non fosse per la mancanza di lucidità di Simeone sottoporta i gigliati potrebbero impattare il match nel primo tempo. La squadra di Pioli da ritmo alla sua partita soprattutto nella prima parte di ripresa, costringendo una Juve un po’ stanca a ripiegare in prossimità dei propri sedici metri. Chiesa è una scheggia impazzita, ma è neutralizzato dalla buona prova della linea a quattro di difesa di Allegri, compreso un bel salvataggio di Cancelo, stavolta utilizzato a sinistra per l’assenza di Alex Sandro. L’ex Inter si vede poco in fase di spinta, ma riesce a rendersi utilissimo quando è chiamato a chiudere sull’enfant prodige fiorentino.
La Signora conferma tutta la sua spietatezza colpendo in momenti di partita a lei non favorevoli, come in occasione del raddoppio di Chiellini arrivato in mischia. Un bel colpo al volo (!) di Giorgione. Quando allo strapotere tecnico si aggiunge quello fisico non ce n’è per nessuno. Nessuno in Italia è come i bianconeri. Nessuno ha la capacità di distruggere mentalmente gli avversari, riuscendo a barcollare ma non cadere e piazzare colpi inattesi. Ecco perchè la Juve è sempre più padrona.