di Alberto Rossi
Descrivere la storia di quello che fu lo Zenit Leningrado (l’antenato dell’attuale Zenit San Pietroburgo) rappresenta un compito assai arduo e significa addentrarsi in una serie di nomi di squadre di calcio, di fusioni e di fabbriche. Agli albori del XX secolo, infatti, le società sportive sorgevano attorno alle acciaierie e alle centrali elettriche. Tra queste anche lo Zenit che prima di chiamarsi così è dovuto passare per diverse fusioni tra squadre e più nomi.
A Pietrogrado il Football ha cominciato a svilupparsi verso la fine dell’Ottocento grazie soprattutto all’arrivo di marinai inglesi. In città sorsero tante piccole squadre che parteciparono a tornei amatoriali e per assistere alla prima di quelle che misero le radici per il futuro Zenit bisogna aspettare il 1914 quando nell’acciaieria di Oburkhov si formò il Murzinka, l’unico team di estrazione operaia e che per questo riuscì a sopravvivere alla Grande Guerra, alla Rivoluzione d’Ottobre e alla Guerra Civile del 1918. Quando, nel 1924, il nome della città divenne Leningrado cambiò anche il nome del Murzinka in un più esplicito Bolshevik.
In questi anni il quadro genealogico dello Zenit si articola e iniziano a circolare diverse versioni (il contesto dell’epoca non aiuta poiché fu un periodo di continui scioglimenti e rifondazioni delle squadre dovute alle volontà delle autorità). Del Bolshevik si perdono le tracce; nel 1936 la squadra sarebbe stata sciolta dal regime e i calciatori collocati nella Zenit sport society, la corporazione sportiva che comprendeva tutti gli atleti russi e che si occupava dell’educazione fisica del paese. Da qui nacque l’Fc Zenit che per un paio d’anni rimase nell’ombra non disputando alcun torneo.
Nel frattempo, dal 1925 Leningrado ebbe un’altra squadra di calcio: lo Stalinets, nato nelle officine metallurgiche della Leningradsky Metallichesky Zavod (LNZ), il più grande produttore di macchine e turbine per centrali elettriche della nazione.
Lo Stalinets e le altre squadre del paese nacquero in un momento molto difficile per il calcio sovietico che non ebbe ancora un campionato ed era anch’esso dilaniato dalla guerra. Il primo torneo unico arrivò soltanto nel 1936 ma l’Fc Zenit, formatosi in quell’anno, non vi partecipò mentre lo Stalinets Leningrado partì dalla seconda divisione. L’anno di svolta fu il 1939: la LMZ entrò a far parte dell’industria militare ed il regime staliniano decise di fondere Fc Zenit e Stalinets dando vita allo Zenit di Leningrado che iniziò dalla massima divisione.
Sebbene lo Zenit fosse uno dei club russi con più seguito il palmares non fu dei più gloriosi: il primo acuto arrivò nel 1944 con la vittoria della Coppa dell’Urss in finale contro il Cska Mosca ma per tanti anni arrivarono mediocri piazzamenti in campionato (tra il 6° ed il 13°). Lo Zenit conobbe perfino l’ultimo posto nel 1967 ma il regime sovietico decise di mantenere la squadra in prima divisione per evitare l’onta della retrocessione proprio nel 50° anniversario della presa di Pietrogrado da parte dei Bolscevichi.
Per le vittorie bisogna attendere gli anni ’80 quando si verificò una leggera inversione di tendenza. Nel 1980 arrivò il terzo posto con tanto di medaglia di bronzo, miglior risultato in campionato fino ad allora. Poi arrivò il 1984, l’anno del “triplete” nazionale con il successo in campionato, coppa e supercoppa sotto la guida tecnica di Pavel Sadyrin. Quella stagione però non aprì una nuova era di trionfi ma tornarono i modesti piazzamenti in classifica. Nel 1991 il club venne rinominato Zenit San Pietroburgo in seguito alla dissoluzione dell’Unione Sovietica e negli anni 2000 inizia l’era Gazprom: ma questa è storia contemporanea.