Inter, alla fine ci sei cascata: Pellissier ti ha gettata nelle sabbie mobili

Posted By on Dic 23, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

Niente da fare: anche l’Inter è stata risucchiata nelle sabbie mobili clivensi. Per i veronesi questo è il sesto pari consecutivo in campionato, per Di Carlo il quinto su cinque gare da quando è tornato per la terza volta sulla panchina del Chievo. I nerazzurri non sono un’anomalia – è successo anche a Napoli, Lazio e Roma di pareggiare coi veronesi – ma ciononostante il risultato finale brucia.

Brucia per le due occasioni nitide di Icardi sulle quali Sorrentino si è superato, brucia per gli otto punti di distacco creatisi con il Napoli e i soli cinque dalla Lazio quarta, brucia perché un altro passo falso come questo accentua le difficoltà dell’Inter appena retrocessa dalla Champions all’Europa League.

Non è bastato il rientro dal 1’ di Nainggolan né il ritorno al gol di Perisic, non è bastato il terzetto Vrsaljko-Joao-Mario-Politano ormai ben oliato sulla corsia di destra e motore di buona parte delle azioni pericolose dei Baùscia. Non è bastato perché dall’altra parte è rinato il Benjamin Button della nostra Serie A, quel giocatore quarantenne e ventenne allo stesso tempo. Quello messo da parte da D’Anna e Ventura e poi rispolverato proprio dopo il criticato sfogo social contro quest’ultimo da Di Carlo. Quello che è ormai in ogni uscita il migliore gialloblu in campo, quello che per poco non trova il pari con una rovesciata – a 39 anni – e lo fa infine con uno scavino nei minuti di recupero dimostrandosi più lesto degli aitanti difensori interisti nello sfruttare la sponda aerea del neo-entrato Stepinski.

Chievo-Inter è una celebrazione dello storico capitano clivense, ma una disdetta per i nerazzurri. Avrebbero dovuto chiuderla prima, avrebbero dovuto dimostrare di avere il dominio territoriale e soprattutto mentale su questo match. E invece nelle sabbie mobili, alla fine, ci sono sprofondati.

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