Enrico Corsini.
Al San Paolo di Napoli la Spal di Mr. Leonardo Semplici ha dato il meglio di sé, senza però riuscire ad ottenere punti. Certo, sulla carta, le possibilità degli emiliani di riuscire a far punti contro i partenopei erano poche ma la loro prestazione è stata assolutamente di buon livello. A dirla tutta, per altro, se l’ex ferrarese Meret non si fosse esibito in un paio di autentici capolavori della parata, nel secondo tempo, la partita avrebbe potuto avere un esito diverso. Analizzando l’incontro ed iniziando ovviamente dalla prima frazione di gara, la Spal soffre il calcio “spumeggiante” ed articolato del Napoli che fa sua la guida della partita. Cerca di impostare delle ripartenze ma, talvolta, si ritrova a collidere contro un muro azzurro che cresce imperiosamente. I bancazzurri, per l’occasione in maglia arancione, difendono in maniera ordinata e compatta, concedendo delle occasioni ad Insigne e compagni ma senza lasciarsi ferire grazie ad una buona partita di tutto il reparto difensivo, composto da Cionek, Djourou, Bonifazi e Gomis. Il terzetto di difensori, schierato per far respirare Vicari e Felipe, farà certamente riflettere Semplici sui titolari per il girone di ritorno, poiché il loro atteggiamento è stato quasi impeccabile. Quasi, perché l’ennesimo infortunio di Djourou apre la strada a due considerazioni. La prima riguarda la tenuta fisica dell’ivoriano, naturalizzato svizzero, che regge poco più di quaranta minuti prima dell’ennesimo problema muscolare che lo costringe ad abbandonare il campo. Ed è da qui che nasce la seconda considerazione poiché, per rimediare all’infortunio entra in campo un pessimo Vicari che, nel recupero del primo tempo, si lascia anticipare da Albiol commettendo l’errore che varrà la partita. Altro strascico pesante della partita col Napoli, in vista di quella con l’Udinese, è la squalifica conquistata da Kurtic. Lo sloveno, infatti, era uno dei diffidati dell’incontro e, grazie al giallo conquistato ad inizio ripresa, salterà la partita di Udine. La partita di ieri non è stata, comunque, una “selva oscura” per gli estensi e quindi: “per trattar del ben ch’i’ vi trovai, dirò de l’altre cose ch’i’ v’ ho scorte”. Nel secondo tempo, nonostante qualche incertezza in più in difesa, la Ars et Labor è cresciuta tantissimo sul piano dell’intensità di gioco, riuscendo a creare sempre più occasioni non sempre ben sfruttate negli ultimi 20 metri. Molto buona la prestazione di entrambi gli esterni con Fares che sbaglia molto meno del solito e che cerca sempre la scorciatoia per arrivare al cross, riuscendoci e diventando un’importante arma in più. Anche il Napoli si allunga alla ricerca del gol che chiuda la partita e dietro, a neutralizzare le occasioni spalline, si fa trovare un immenso Koulibaly che ci fa capire che, a volte, uno scoglio può arginare la Spal. Contro l’Udinese, tra tre giorni, sarà indispensabile fare punti e giocare come col Napoli per ritrovare una vittoria che serve tanto a questa squadra.