Alessandro Nardi
Il Toro scende all’Olimpico e quello che giocherà contro la Lazio sarà uno scontro diretto a tutti gli effetti. Probabilmente nessuno se lo sarebbe immaginato ad inizio stagione, ma oggi, il Toro, in caso di vittoria, avrebbe tutto il diritto di sognare la Champions League. La Lazio certamente è un’avversaria ostica: può vincere con chiunque, ma se incappasse in una giornata storta può anche perdere con chiunque. Mazzarri, oggi, dovrà cercare il modo per colpire in modo ferale, la difesa biancoceleste che in controtendenza rispetto agli altri anni non rappresenta di certo il punto di forza della squadra di Simone Inzaghi. Probabilmente, basterebbe replicare la gara dello scorso anno, quando i granata trionfarono per 1-3 [54′ Berenguer (T), 64′ Rincón (T), 69′ Luis Alberto (L), 73′ Edera (T)] mettendo in mostra un gioco ordinato, pulito, e soprattutto letale nelle ripartenze. Escluso questo precedente gli altri non sono di buon auspicio per Belotti e co. visto che le tre precedenti partite videro la Lazio trionfare per 3-1 e 3-0, con Immobile a colpire senza pietà i suoi ex compagni. Proprio dal biondo centravanti partenopeo arrivano le difficoltà e le insidie maggiori per la difesa dei piemontesi, che dovranno essere bravi ad aggirare e far muro sulla sua forza d’impatto e sul gran movimento che è in grado di fare. Se veramente i granata riusciranno a fermare Immobile gran parte del lavoro sarà fatto, a quel punto saranno fondamentali le ripartenze, visto che una squadra che può vantare Zaza ed Immobile davanti può essere sempre estremamente pericolosa.