Nicola Ciacciarelli
In vista della sfida in Supercoppa a Jeddah la Juve passa a Bologna il turno di Coppa Italia con autorevolezza e senza troppi patemi. Il trio d’attacco tutto nuovo, Bernardeschi-Kean-Douglas Costa, funziona e fornisce una conferma: questa Juve ha un organico super.
La Juve del Dall’Ara è una squadra ordinata che non prende rischi anche, se non soprattutto, per demerito di un avversario a dir poco evanescente e con le idee annebbiate in fase di possesso. L’iniziale vantaggio, a firma Bernardeschi, causato da un grossolano errore di Da Costa, spiana la strada ai bianconeri che gestiscono in tranquillità.
Seppur con alcuni uomini diversi dal solito la Juve non si snatura e il suo 4-3-3 è solido come non mai. Bravo Bernardeschi ad abbassarsi per dare una mano ai tre di centrocampo in fase di non possesso e di ripartenza bolognese. Sulla sua stessa fascia da sottolineare l’esordio stagionale di Leonardo Spinazzola. Ottanta minuti a buon ritmo, conditi da qualche discesa pericolosa e ottimo senso della posizione. L’ex bergamasco è atteso da test più probanti in futuro per confermare quanto di buono si è visto in Emilia.
Il fatto che gli uomini di Inzaghi si difendano, per larghi tratti di gara, nella propria metà campo permette a Bonucci di alzare la sua posizione e aggiungersi a Pjanic come regista. La Juve ha facilità di palleggio e fa girar palla come vuole. Solo dopo il raddoppio di Kean cambia leggermente il canovaccio della partita, ma senza troppi stravolgimenti. I bianconeri si abbassano rimanendo con i reparti stretti tra loro e ben collegati. In questo modo i rossoblù non hanno spazio per sfondare e ogni volta che perdono palla lanciano il contropiede della Signora. E per Madama è facile, sin troppo facile, portare a casa la qualificazione.