Enrico Corsini.
Sono queste le partite che un appassionato di calcio vorrebbe sempre vedere, sono le partite ricche di emozioni, quelle che dimostrano che nello sport arrendersi non conviene mai, come nella vita. Al triplice fischio di Rosario Abisso, il tabellone del Tardini sancisce la vittoria della Spal sui padroni di casa del Parma con il risultato di 2-3. E pensare che fino a 20 minuti dalla fine la rimonta della Spal sembrava pressoché impossibile. Soprattutto se si considera come la partita era iniziata. Il sostituto dell’infortunato Vicari, Lorenco Simic al decimo minuto, sul risultato di 0-0 decide di esibirsi in un intervento criminale, non tanto pericolo per la salute di Inglese, quanto per le coronarie dei tifosi spallini. Un pallone lungo che stava terminando sul fondo viene inseguito da Inglese e a mezzo metro dalla linea di fondo Simic decide di intervenire in scivolata con il giusto tempismo delle piogge di Pasquetta regalando ai ducali un rigore succulento e dimostrando nuovamente la sua inadeguatezza a tali palcoscenici. Eccezion fatta per il croato, sostituito al 68° con Antenucci, il resto della compagine Ferrarese si esalta. L’impatto più importante sulla partita lo ha avuto l’ex Hellas Mattia Valoti che con il suo ingresso in campo ha dato una scossa al centrocampo e, marcando la rete del 2-1 ha dato il via alla rimonta. Le palle aeree sono diventate una specialità in quel di Ferrara con Valoti che è dotato di una considerevole elevazione e Petagna che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, fa 2-2 e 7 in campionato. Con il risultato in parità si nota, nei minuti finali che la Spal ha quella sana “cazzima” di chi ora ci crede e vuol riuscire nell’impresa mentre il Parma, confuso e scombussolato, spreca troppi palloni. E se il gol del 2-3 lo segna l’uomo che non ti aspetti, che non aveva mai segnato in Serie A (e fa pure un bel gol!), allora era proprio destino! Con questi tre punti gli estensi superano, in classifica, Udinese e Genoa appaiandosi al Cagliari con 21 punti. Situazione ottima, questa per affrontare un calendario che per un mese e mezzo seguirà un progressivo crescendo di difficoltà agonistica.