(di Gianluca Guarnieri) Un disastro. La Roma esce dalla coppa Italia nel modo peggiore, facendosi umiliare dalla Fiorentina, che maramaldeggia, con un 7-1 finale terribile da sopportare. Gli scricchiolii avvertiti a Bergamo in campionato avevano annunciato un momento difficile che si palesa in modo tremendo al “Franchi” in una autentica Caporetto calcistica. La squadra giallorossa crolla in maniera assoluta, con una fase difensiva disastrosa, favorendo le frecce Chiesa e Muriel che affondano come un coltello nel burro tra le maglie deboli della difesa romanista. L’uno-due del “figlio d’arte” viola colpisce in maniera sonora e dopo il momentaneo 1-2 firmato Kolarov, arriva il 3-1 siglato dal bomber colombiano, nuovo acquisto della società toscana. Nella ripresa il Ko totale, con la rete di Benassi e l’espulsione di Dzeko, che è il preludio del tracollo finale, con le reti ancora di Chiesa (tripletta la sua) e le reti finali, ed umilianti di Simeone jr. che chiudono l’incontro. Un pomeriggio di un giorno da cani per Di Francesco e i suoi, con la posizione del mister abruzzese che torna a farsi traballante come nei giorni del Dicembre scorso, alla vigilia del “big match” di campionato contro il Milan di Gattuso, concorrente per il posto in Champions ed uscita in maniera trionfante dal proprio quarto di finale, superando il Napoli di Carlo Ancelotti. Un giorno nero, che rischia di pregiudicare ulteriormente il resto della stagione, con il contraccolpo del post disfatta. Per Di Francesco l’ultimo esame d’appello potrebbe essere la gara contro i rossoneri, con Paulo Sosa che torna in pole position per la panchina della società di Piazzale Dino Viola.