Alessandro Nardi
“La vita è adesso” cantava Claudio Baglioni nel 1985 e “bisogna sfruttare ogni occasione che ti regala”, aggiungo, senza falsa modestia. I ragazzi di Mazzarri hanno una grande opportunità per avvicinarsi, sensibilmente, alle posizioni che garantirebbero la qualificazione alle competizioni europee per la prossima stagione. L’impegno a Ferrara, contro la SPAL, è sicuramente da non sottovalutare, ma anella stessa misura, sta perfettamente nelle corde dei granata ed in caso di vittoria, si aprirebbero degli scenari molto interessanti. I piemontesi aggancerebbero a 33 punti la Sampdoria (che è stata battuta 3-0 dal Napoli nell’anticipo) ed anche in caso di vittoria della Lazio a Frosinone e dell’Atalanta a Cagliari, si troverebbero a soli due punti dall’Europa League. Non solo, questo campionato, che dal terzo posto in giù è completamente folle, poterebbe alimentare addirittura in sogni di Champions League dei “Mazzarri – boys”. Questa sera a Roma si gioca uno scontro diretto fondamentale tra i giallorossi (ancora frastornati dalla destabilizzante eliminazione in Coppa Italia, subita in settimana, a Firenze) ed il Milan di Gattuso, che si è rinforzata con l’ex genoano Piatek. Non è follia prevedere un pareggio, tra due squadre inaffidabili, ed a quel punto, il Torino si troverebbe ad un “tiro di schioppo” dal quarto posto. Solo tre punti. Impensabile ad inizio stagione, ed ancora più impensabile, quando ci si è resi conto che Belotti aveva imbroccato un’altra stagione no e che Zaza non era più il giocatore di qualche anno fa. Prima di questi ragionamenti c’è la partita di Ferrara, potrebbe essere l’ennesima occasione, per le due punte di diamante spuntate, di Mazzarri per svegliarsi e dare una svolta alla loro stagione. Il ricordo della stagione passata sarà fondamentale per prendere sul serio l’impegno (come se non bastassero tutte l altre motivazioni), quando i granata erano passati in doppio vantaggio, grazie alla doppietta di Iago Falque e si sono fatti rimontare da due calci piazzati: la bellissima punizione di Viviani ed il rigore, a tempo scaduto, dell’ex Antenucci. Questa volta però sarà diverso, questa volta l’Europa è ad un passo.