Giandomenico Tiseo
E sono 3. Il Frosinone da trasferta non si ferma e dopo i successi lungo la Via Emilia arriva il sigillo ligure, quello che meno di aspetti. Si era detto in sede di presentazione delle difficoltà ad affrontare una squadra come la Sampdoria, in lotta per le posizioni di vertice della classifica di Serie A e autrice di una prestazione allo “Stirpe” disarmante (5-0). A Marassi però i gialloazzurri hanno messo in campo quella “garra” ciociara, arma necessaria per aspirare all’obiettivo salvezza. Baroni, nelle ultime tre partite, ha saputo ridestare una compagine che sembrava involuta nelle sue contraddizioni interne: da un lato la difesa a spada tratta del presidente Stirpe di un mercato un po’ confusionario e dall’altro la resa dei calciatori non all’altezza della situazione. Tutto messo in un cassetto perché, alla fine, è il campo a parlare e l’armata canarina lontana dalle mura amiche ottiene l’11° punto dei 16 di questa esperienza in Serie A e il Bologna è a 2 lunghezze.
Nessuna bacchetta magica ma solo tanto lavoro e spirito di abnegazione tra gli effettivi. Il Frosinone, al “Ferraris”, è stato cinico e ha saputo difendersi con ordine. Certo, anche Sportiello ha dovuto superarsi ma ciò fa parte del gioco quando si affronta una compagine più qualitativa. Inoltre l’altro tema del confronto con i doriani è stato Daniel Ciofani. Quasi dimenticato, il bomber nativo di Avezzano è stato lanciato nella mischia e alla prima vera occasione ha colpito. Per lui si tratta del terzo centro in questa stagione in Serie A e soprattutto sono 75 con la maglia gialloazzurra, diventando a tutti gli effetti il marcatore più prolifico della storia del club (messo in soffitta il primato di Paolo Santarelli). La riscoperta di Ciofani, che nella seduta di mercato è stato ad un passo dall’andar via, è un altro aspetto da tenere in gran considerazione per la sua esperienza e la figura che ricopre in campo. Ovviamente nel prossimo match ci sarà la “Mission Impossible” all’Allianz Stadium contro la Juventus capolista ma il Parma insegna che nulla va dato per scontato. I ciociari sembrano aver imparato la lezione ed andranno a Torino non con l’idea di aver già perso ma con la voglia di giocarsela sempre. Il “Baroni-pensiero” è l’undicesimo comandamento e come tale si cercherà di replicarlo sul rettangolo verde.