Inzaghi fa la conta in vista del Genoa, a Marassi una Lazio inedita

Posted By on Feb 17, 2019 | 0 comments


di Marco Bea

 

Se dovessimo fotografare a livello cinematografico il momento attuale della Lazio la pellicola più calzante sarebbe senza dubbio “I Sopravvissuti”. Quello arrivato negli ultimi giorni dall’infermeria è infatti un vero e proprio bollettino di guerra, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, che costringerà Inzaghi ad una “non scelta” di formazione per la trasferta domenicale contro il Genoa. Viste le 10 assenze complessive bisognerà appellarsi ai pochi elementi ancora arruolabili innanzitutto per schierare un 11 degno, nella speranza di poter centrare il bersaglio grosso, come accaduto di recente con Frosinone ed Empoli, senza disperdere troppe energie.
A Marassi troveremo quindi una Lazio ridotta ai minimi termini, uscita con le ossa oltremodo rotte dal primo vero stress test della stagione. Il mini tour de force a cavallo tra inizio gennaio e fine febbraio ha infatti messo a nudo tutti i limiti di costruzione della squadra, che sta pagando a suon di defezioni la pur lodevole volontà di rimanere a galla in contemporanea su tre fronti distinti. Oltre che per le contingenze del calendario, intasatosi sia per fattori esterni, vedasi 6 Nazioni di rugby, che per la miopia della Lega, lo stillicidio attuale si è venuto a creare con tutta probabilità anche per responsabilità dello staff tecnico. Quando una lista così lunga di infortuni è ascrivibile per lo più a questioni muscolari, nel caso specifico sono ben 8 i giocatori fermi per lesioni di varia entità, è lecito sollevare qualche perplessità a livello di preparazione fisica, forse troppo approssimato per gestire al meglio un periodo così carico di impegni.
Un minimo di analisi su quanto accaduto in queste settimane sarà dunque doveroso da parte di Inzaghi, che per il match di Genova dovrà intanto far leva sui suoi “sopravvissuti”, a partire dal terzetto Patric-Acerbi-Radu, unici difensori di ruolo a disposizione. Il modulo dipenderà dalla collocazione dei jolly Lulic e Romulo, spendibili sia come esterni del pacchetto arretrato, in caso linea a 4, che come mezze ali a centrocampo, dove troveranno sicuramente posto Badelj e Cataldi. Davanti al fianco di Correa tornerà infine Immobile, pronto per giocare almeno un’ora ed ossigeno puro per un reparto offensivo che, nelle partite dal coefficiente di difficoltà medio-alto, non può gravitare esclusivamente attorno a Caicedo. A Marassi scenderà quindi in campo una Lazio ai limiti dello sperimentale, che dovrà interpretare il match, in attesa di tempi migliori, con il mantra del risultato.

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