Pasquale Pollio
Al 45’ del primo tempo mentre il Cagliari rientrava negli spogliatoi, sotto di un gol alla Sardegna Arena con il Parma, sulla testa del tecnico si addensavano nubi minacciose, ma all’85’ le nubi venivano squarciate da un fulmine “Pavoloso”, che timbrando la sua seconda marcatura riconsegnava a Maran la panchina del Cagliari.
Ma riavvolgiamo un attimo il nastro, il tecnico optava per un solido 4-4-2, consegnando le chiavi del centrocampo all’esperto Cigarini, che sembra aver sopravanzato nelle gerarchie di Maran il croato Bradaric, ma nonostante una costante pressione dei rossoblu per tutto il primo tempo, al primo tiro nello specchio della porta, il Parma passava in vantaggio con un colpo di testa di Kucka, lasciato inspiegabilmente solo al centro dell’area.
La squadra subiva il colpo a livello psicologico e, rientrata dagli spogliatoi sembrava frastornata, a questo punto Maran, non avendo più niente da perdere, modificava l’assetto tattico spostando Joao Pedro sulla trequarti ed inserendo una punta di ruolo al fianco di Pavoletti, il giovane Despodov.
La mossa si rivelava azzeccata, e Pavoletti riportava la partita in parità al 27’, poi all’85’ volando in cielo schiacciava la palla di testa in rete battendo Sepe, regalando al Cagliari tre punti scaccia crisi, ed a Maran la conferma.