Enrico Corsini
L’Olympique Lyonnais è pronto a tornare di scena in Champions League anche se l’avversario non è esattamente alla portata. Contro Il Gones, ci sarà il Barcellona di Valverde, avversario affrontato l’ultima volta ben 10 anni fa quando i Blaugrana realizzarono il loro primo triplete sotto la guida di Guardiola. E proprio il tecnico del Manchester City sa, però, che il Lione non è affatto un avversario che si può sottovalutare visto il sorprendente 1-2 dell’Ethiad Stadium e il 2-2 ottenuto in Francia. Ma il Barça ha altre caratteristiche ed affrontare gli spagnoli non sarà certo un gioco da ragazzi vista anche l’assenza di Fekir, squalificato. Il capitano, che soprattutto in casa sa essere decisivo, lascerà il posto ad Auar che agirà, insieme a Depay e traorè, alle spalle di Dembelé nel 4-2-3-1 pensato da Bruno Genesio. tra i pali, come sempre, ci sarà Anthony Lopes; davanti a lui la linea formata da Mendy, Denayer, Marcelo e Dubois, anche se sono da valutare le condizioni di Denayer la cui assenza potrebbe portare persino ad una clamorosa difesa a 3. Davanti alla difesa dovrebbe farcela Ndombele, affiancato da Tousart, ma anche le condizioni del giovane centrocampista francese sono da valutare. Genesio, in conferenza stampa ha anche parlato di Leo Messi e di come cercare di limitarne le sortite offensive. Genesio ha dichiarato: “Una marcatura a uomo si Messi per me sarebbe inutile: un giocatore del genere troverà comunque una soluzione per liberarsi, ma creargli intorno una certa densità di uomini può ridurre il suo impatto sulla gara. Sappiamo anche che sarà in una grande serata, anche con tanti uomini intorno, lui è in grado di trovare spazi che nessuno può vedere e realizzare cose che nessun altro è in grado di fare”. Dalla sua, il Lione ha il pregio di essere ancora imbattuto e di aver dimostrato di saper essere pericolosa ed in grado di sfruttare le energie della sua rosa giovane, con una media di età di 24 anni. L’incontro di stasera ha un’importanza cruciale per i francesi che devono riuscire a dare il massimo, mantenendo la lucidità e la concentrazione per la gara di ritorno, nella quale, come ci ha insegnato la Roma l’anno scorso, tutto può succedere.