Giacomo Nannetti
Dopo la batosta subìta mercoledì a Madrid, la Vecchia Signora deve tornare immediatamente a fare ciò che meglio le riesce: vincere. Domani alle 15, orario molto insolito per i bianconeri abituati a giocare negli anticipi, affronteranno il Bologna di Sinisa Mihajlovic al Dall’Ara in una sfida che servirà a repirmere, per quanto possibile, la delusione post Champions. Allegri in conferenza ha parlato molto sia della sfida di mercoledì che del ritorno del 12 marzo, ma ha affermato anche come il campionato non debba passare assolutamente in secondo piano. Nonostante la pratica scudetto sia già ben avviata, il tecnico toscano vuole continuare sulla retta via per archiviare il prima possibile il discorso. Domani a Bologna l’allenatore bianconero dovrà fare a meno di Khedira (ne avrà per un mese), del lungo degente Cuadrado, di Douglas Costa e di Emre Can squalificato. Pjanic invece è convocato ma non sembra essere al meglio a causa di un attacco febbrile. A causa di queste defezioni, e delle non perfette condizioni di diversi interpreti, i dubbi legati alla formazione sono ancora molti. Sicuramente in porta giocherà Perin, con Szczesny che riposerà dopo la grande prestazione al Wanda Metropolitano. In difesa si potrebbe addirittura tornare “all’antico” con l’assetto a 3 che in questo caso potrebbe essere composto da Bonucci, Rugani e Caceres, con il conseguente riposo di Chiellini. In mezzo al campo gli uomini sono contanti e in buona condizione sono soltanto Bentancur e Matuidi, i quali partiranno dall’inizio e comporranno la diga centrale. Sugli esterni dovrebbero agire Cancelo a destra ed Alex Sandro a sinistra. In avanti a completare questo ipotetico 3-4-1-2 dovrebbero esserci Mandzukic e Cristiano Ronaldo, con Bernardeschi che si muoverà alle loro spalle. Questo sistema di gioco però potrà anche diventare un 4-4-2 nel caso in cui Caceres scivoli a destra e Alex Sandro arretri, mentre sugli esterni a centrocampo ci saranno Bernardeschi e Cancelo. Questa Juve camaleontica sotto l’aspetto tattico, dovrà poi tornare ad essere spietata e affamata di vittoria, proprio come non lo è stata a Madrid.