Pazza vittoria

Posted By on Feb 24, 2019 | 0 comments


Vincenzo Boscaino

Neanche il più crudele degli sceneggiatori poteva scrivere una trama del genere. Emozioni, Var, capovolgimenti di fronte, rigori, espulsioni e gol all’ultimo secondo. Ogni singolo dettaglio emotivo ha composto quella che forse è stata la partita più pazza degli ottavi di finali. Tutto così estremamente folle.

Il Manchester City di Guardiola esce vincitore in un match tutt’altro che semplice, una partita che aveva perso se non fosse per quell’abbondanza di talento che Pep si ritrova tra le mani. Se a cinque minuti dalla fine, infatti, qualcuno avesse puntato sulla vittoria del City sarebbe stato dato per matto. Nel gioco degli opposti, in cui bellezza e pragmatismo, estetica ed efficacia si sfidavano senza esclusioni di colpi, il Manchester City sembrava condannato alla sconfitta. Sembrava, ma non è andata così.

Il cambio Aguero-Sanè è stata una mossa tattica da studiare e approfondire nei manuali per allenatori. Pep con l’uomo in meno ha tolto il più pericoloso dei suoi per non dare punti di riferimento agli avversari, per sfruttare la freschezza e il talento in contropiede del tedesco. Con il senno di poi una banalità, ma quasi nessuno avrebbe tolto il faro della propria squadra per una scommessa tattica. Sanè ripaga con un gol e una prestazione magistrale, Sterling al novantesimo rende tutto più bello con il gol vittoria.

La strada adesso è in discesa, la qualificazione sembra in tasca. Tuttavia, il City è andato troppo facilmente in difficoltà con una squadra di caratura molto inferiore. Per 85 minuti i “fantasmi europei” hanno preso e stritolato la squadra di Pep nelle solite paure. Quanto è stato merito dello Schalke e quanto demerito nel City? Non si sa, ai posteri l’ardua sentenza. A Manchester il sogno dalle cappa dalle grandi orecchie è ancora a portata di mano.

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