Alessandro Nardi
I tifosi ci credono e la squadra deve crederci ancora di più, è arrivato quel momento della stagione in cui si decidono i destini della squadra, per la volta finale. C’è stato un momento, brevissimo, in cui ragionevolmente la squadra di Mazzarri poteva anche intravedere la zona Champions, ma il pareggio a reti inviolate contro la SPAL sembra aver allontanato, in modo definitivo, questo traguardo che sarebbe stato clamoroso. L’Europa League però è lì, esattamente ai 38 punti che ha il Toro in classifica. La vittoria di domenica scorsa contro l’Atalanta nello scontro diretto è stata fondamentale ed ha permesso ai granata di agganciare in classifica, sia i nerazzurri che la Lazio (che devo recuperare una partita contro l’Udinese). Domenica, alle 12.30, il Torino si gioca una carta molto importante perché il Chievo è una squadra disperata, quasi allo sbando, che vede la salvezza molto più lontana dagli undici punti che la dividono dall’ultimo posto utile per rimanere in serie A. L’ultima vittoria risale, addirittura, al 29.12.2018, quando Giaccherini ha realizzato il gol decisivo contro il Frosinone e per trovare l’ultima vittoria in trasferta bisogna risalire, addirittura alla scorsa stagione, quando il 13.05, i clivensi si sono imposti a Bologna. Tutti questi fattori hanno scaldato il pubblico, che sarà presente in massa, per incoraggiare la squadra granata. Ad oggi sono stati più di 20.000 i biglietti venduti (22.000 per l’esattezza), sintomo che i tifosi ci credono al 100% e vogliono stringere la squadra in un abbraccio tutto granata. Certo, non si può evitare di pensare, a cosa avrebbe potuto fare questa squadra se Zazza e Belotti avessero reso (rendono e renderanno) al pari delle loro immense possibilità. Questa però è tutta un’altra storia.