di Alessia Fratarcangeli
La differenza culturale tra Nord e Sud è da decenni, se non secoli, una delle peculiarità sociali del nostro bel Paese. A sottolineare questo distacco ci si mette anche il calcio: a Nord le superpotenze, le squadre che alzano sempre i trofei, al Sud le medio-piccole squadre che sognano tanto di imitare le loro grandi quanto irraggiungibili concorrenti. In questo campionato, però, il versante sembrava essersi capovolto: il Napoli ha dominato, ha giocato il miglior calcio per settimane, finché poi la Juventus, con una grande prova di forza, è salita in cattedra e ha dimostrato nuovamente chi è la squadra più forte in Italia. Nonostante tutto, gli azzurri non demordono e continuano imperterriti nella loro corsa ma, in due distinti punti del girone del ritorno, il Nord si mette di traverso e sbarra la strada al sogno di scudetto dei partenopei.
Milano, o meglio, le squadre milanesi sono maledette, indigeste e ieri sera è stata l’Inter a rovinare (quasi) ufficialmente tutti i piani scudetto messi a punto fino ad oggi. Il 2-0 che li nerazzurri hanno inflitto agli uomini di Sarri era difficile da pronosticare ma il Napoli ha dimostrato di non essere più lo stesso di qualche turno fa.Seconda sconfitta in tre giornate e la ‘crisi’ è servita. L’Inter gioca una delle sue miglior partite del girone di ritorno, con una difesa Murillo-Miranda davvero impenetrabile. Il Napoli senza Higuain si sente sempre più perso e infatti la manovra offensiva ieri è stata del tutto nulla, oltre che annichilita dalla retroguardia nerazzurra. La sconfitta costa cara al Napoli che scivola a -9 dalla Juventus. Ma a far maturare questo distacco ci pensò già un’altra milanese, il Milan dell’ormai ex Mihajlovic che, il 21 febbraio, diede un altro dispiacere a Sarri. Infatti, dopo la cocente sconfitta allo Juventus Stadium che aveva sancito il sorpasso dei bianconeri sugli azzurri, i partenopei avevano avuto la possibilità di riagganciare in vetta i rivali. Ma i rossoneri rovinarono questo sogno andando a segno subito con Bonaventura e costringendo i padroni di casa a rimontare. Il match terminò 1-1 e da quel momento in poi i partenopei non riuscirono più ad avvicinarsi ai bianconeri.
Come il Milan, anche l’Inter fa lo sgambetto al Napoli, lanciando gli “odiati” bianconeri verso il quinto scudetto consecutivo. Ai partenopei resterà la certezza di aver disputato una stagione al di sopra delle aspettative, ma anche la delusione di aver sbagliato alcune delle partite che contavano di più, soprattutto quelle giocate lontano dal San Paolo e in particolare sopra la linea del Po. Gli scontri con le grandi storiche lo indicano, la sconfitta con l’Udinese lo conferma: il Napoli 2015/16 ha sofferto di mal di Nord. A Sarri, o chi per lui, il compito di trovare gli anticorpi a questa fastidiosa patologia.