Giovanni Rosati
Sono già due “mezze” statistiche a farci capire quanto il pari di San Siro sia un risultato agrodolce dal punti di vista dei Baùscia. Quinto risultato utile consecutivo per l’Inter, che però ha pareggiato ben tre volte e vinto solo due. Quarta partita casalinga senza vittoria, anche se di sconfitta ne è arrivata una sola. E così, come questi dati, anche l’1-1 di ieri è un risultato non totalmente soddisfacente, soprattutto considerata la buona prestazione dei nerazzurri contro un’armata come quella juventina.
Con una vittoria in questa 34^ giornata, Milan e Atalanta andrebbero a -3 dalla squadra di Spalletti. E se coi rossoneri gli scontri diretti sono favorevoli, con gli orobici invece un arrivo a pari punti costerebbe il posto alla Beneamata. Non era di certo la Juventus l’avversario più semplice contro cui blindare il terzo posto, ma la partita era iniziata nel verso giusto per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Dopo meno di dieci minuti dall’inizio della gara infatti Nainggolan era riuscito a pescare il jolly con una sassata al volo che aveva piegato le mani a Szczesny, col polacco e i suoi compagni che si erano però riscattati nel tempo opponendosi ai tentativi di raddoppio dei meneghini e tenendo in partita gli ospiti, cresciuti nella ripresa dopo aver sofferto il piglio interista nei primi 45 minuti. Così poco dopo l’ora di gioco Ronaldo ha trovato l’1-1 (siglando oltretutto il suo seicentesimo gol con i club) e l’impresa è sfumata. Resta la buona prestazione messa in campo dagli uomini di Spalletti, e con essa una certezza: tre punti non saranno un abisso, ma giocando ogni partita come quella di ieri sono abbastanza per indossare al collo la medaglia di bronzo del nostro campionato.