(di Gianluca Guarnieri) E ora si fa dura. Il pareggio per 1-1 di Genova tra il Genoa e la Roma porta a tre punti il distacco tra i giallorossi e l’Atalanta, principale avversaria della squadra di Ranieri per il quarto posto e la qualificazione Champions. I giallorossi sprecano il vantaggio ottenuto all’83’ da un gran goal di El Shaarawy, subendo il pari rossoblu con Romero in pieno recupero, e vengono addirittura salvati da Mirante nel finalissimo, bravo nel parare il rigore battuto dall’ex Sanabria. A tre giornate dalla fine la mission giallorossa rischia di essere “impossible” con i bergamaschi lanciatissimi e protagonisti anche in coppa Italia, mentre i capitolini rischiano di dover accontentarsi della più modesta Europa League. Non la vede così Claudio Ranieri, ultimo a credere ancora nella chanch per la propria squadra, anche per via del rigore parato da Mirante che lascia ancora un lumicino di speranza. Gara molto tesa e nervosa, con i rossoblu che ci provano con velocità e pressing mentre la Roma sceglie l’opzione aerea (grande parata di Radu su testa di Fazio e palla a lato di Dzeko). Lapadula grazia Mirante di testa, e poi Pellegrini si divora una grossa opportunità calciando fuori di destro da buona posizione. Nella ripresa la confusione in campo continua. La partita non offre troppe emozioni, e si riaccende solo nel finale: all’83’ cross da destra di Kluivert, testa di Dzeko che smarca El Shaarawy. Pronto sinistro al volo del numero 92 che batte Radu. Manca poco alla fine ma la Roma spreca tutto. All’89’ calcio d’angolo concesso da Kolarov. Battuta da destra e Romero anticipa Schick, inspiegabilmente in marcatura e batte Mirante. Una doccia fredda inaspettata e per la squadra di Ranieri le cose rischiano anche di peggiorare. Al 94′ sponda di Kouame per Sanabria che viene atterrato da Mirante. Per Mazzoleni è rigore, ma la conclusione centrale dal dischetto dello stesso ex romanista viene respinta dal portiere giallorosso, che non parava un penalty in campionato dal 2016. Finisce così 1-1, tra rimpianti e recriminazioni.
