di Marco Marini
All’età di 38 anni Miroslav Klose potrebbe concludere la sua avventura alla Lazio. Eppure, nonostante l’età, è ancora uno dei punti di riferimento per la squadra ed i compagni che seguono attentamente i suoi consigli. Bravo a portare sempre un buon pressing in fase di ripiegamento dimostrando abnegazione ed umiltà, sa anche far salire la squadra oltre ad essere una spina nel fianco dei difensori avversari anche in fase di non possesso, compensando la condizione fisica non sempre al top con l’esperienza nella gestione delle energie. La sua pericolosità impegna i difensori anche in fase di impostazione. Non solo. E’ anche un calciatore di personalità e di carattere che sprona i compagni a fare altrettanto rappresentando uno stimolo per le giovani leve. In Bundesliga, non a caso, Wolfsburg, Kaiserslautern e Werder Brema lo hanno contattato più volte. Dall’inizio della carriera Miro ha giocato 680 partite fino ad oggi, segnato 265 gol e realizzato 130 assist; insomma numeri da fenomeno. Centravanti di presenza, trova le sue migliori doti nelle grandi capacità aeree e di realizzazione. Durante la sua carriera Klose ha vinto due Meisterschale, due Coppe di Germania e una Coppa di Lega Tedesca con la maglia del Bayern, un’altra Coppa di Lega con la maglia del Werder ed una Coppa Italia con la Lazio. Se con i club ha mantenuto un rendimento da grande centravanti, è con la maglia della nazionale tedesca che ha fatto ancora meglio: 71 gol tra cui 4 triplette e ben 14 doppiette in 137 presenze. Miglior marcatore della storia della sua nazionale, a partire dalla storica semifinale del mondiale brasiliano miglior marcatore della storia dei Mondiali con ben 16 reti realizzate nelle fasi finali della manifestazione, vanta anche il titolo mondiale conquistato al Maracaná a cui si aggiungono 2 medaglia d’argento, 2 medaglie di bronzo ai campionati Europei. Insomma, Klose è un giocatore che ha dato tanto al calcio e che anche a 38 anni riesce ad essere ancora importante. Il futuro è ancora incerto ma sicuramente qualora decidesse di appendere gli scarpini al chiodo, la mancanza dal terreno di gioco di un campione del genere si farebbe sentire.