Nicola Ciacciarelli
Il rientro dalla sosta è dolce per la Juventus che passa a Bergamo in rimonta (3-1), grazie alle magie della coppia in HD Higuain-Dybala, e mantiene il punto di vantaggio sull’Inter. Quello con l’Atalanta è stato un match che ha evidenziato pregi e difetti della prima parte di stagione bianconera. La Signora ha infatti sofferto per larghi tratti della gara, prima di uscire fuori nei venti minuti finali. Il dinamismo atalantino ha fatto soffrire le pene dell’inferno ad una Signora apparsa statica e con poche energie per più di un’ora di gioco.
I bianconeri, privi di Ronaldo, affidano le loro fortune alla coppia Higuain-Dybala supportati da Bernardeschi (uscito al 26′ per un problema al costato) e poi da Ramsey. L’Atalanta pur priva di Zapata e inzialmente anche di Muriel produce un calcio piacevole e mai banale. Il pressing a tutto campo degli uomini di Gasp manda in corto circuito gli ospiti. Le maggiori sofferenze arrivano sulla fascia destra bianconera, dove Cuadrado è spesso in ritardo su Gomez e non aiutato da Khedira. La costante proiezione offensiva di Gosens permette alla Dea di giocare quasi sempre un due contro uno in quella zona del campo. In più ad evidenziare le difficoltà di Madama ci pensa il costante movimento delle pedine d’attacco atalantine. La Juve si salva per miracolo in un paio di occasioni. Prima Szczesny, poi De Sciglio salvano sulla linea, quindi è la traversa sul rigore di Barrow a mantenere inalterato il punteggio.
L’arrembaggio nerazzurro non si placa nella ripresa e all’11’ arriva l’inevitabile vantaggio dei padroni di casa a firma Gosens. Sarri corre ai ripari inserendo Douglas Costa e poi Emre Can. La Signora ha il merito di rimanere in partita e poco prima della mezz’ora, con l’aiuto di una deviazione, Higuain trova il pari. La gara cambia. La Juve si compatta, mentre l’Atalanta si disunisce subendo le ripartenze della Juve, brava a colpire nuovamente con Higuain e poi Dybala.
I tre punti del Gewiss Stadium sono pesantissimi. La Juve ha dimostrato forza mentale e caparbietà nel riuscire a rimanere in partita con un avversario che ne aveva, fisicamente, di più. E con un pizzico di fortuna è riuscita a far sua una gara ormai quasi compromessa. I dettami di Sarri non sembrano esser stati ancora assimilati alla perfezione, ma la squadra ha mantenuto intatta la capacità di azzannare l’avversario nel momento di sua massima difficoltà. Le enormi qualità dei singoli compiono il resto. La Juve in HD è riuscita a sopperire all’assenza di Cristiano e per Sarri è un segnale importantissimo.