Vincenzo Boscaino
Questi novanta minuti saranno decisivi. Da una parte una Fiorentina ferita nell’orgoglio, vogliosa di riscatto dopo la partita con il Cagliari, dall’altra un Verona in cerca di punti che fa del sacrificio e lotta le sue armi migliori. In palio c’è molto, molto più della classifica. Una vittoria significherebbe ritornare a credere in se stessi ed in obiettivi importanti.
Montella deve fare i conti con diverse problematiche. Il centrocampo è tutto da ricostruire: le assenze di Pulgar e Castrovilli potrebbe spingere il tecnico campano ad un cambio di modulo ed un passaggio al 3-5-2. L’ipotesi più accreditata è che al fianco di Badelj possano trovare spazio Cristoforo e Benassi con Chiesa e Dalbert esterni a tutta fascia. In attacco al fianco di Vlahovic ci sarà il grande ritorno di Ribery.
È proprio sull’attaccante francese che si concentra la conferenza pre-partita. Il tecnico teme che la figura di Ribery possa essere troppo centrale all’interno della squadra condizionando nel bene e nel male le prestazioni di tutti. “La Fiorentina non è Ribery dipendente. La sua è stata un’assenza importante ma lo sarebbe stato per tutte le squadre. La sua assenza non può essere una scusante per la squadra. Ora sta bene e questo periodo di riposo gli può solo giovare.”
Questa domenica sarà importante per capire le reali ambizioni della Viola. Adesso la parola spetta al campo. Comunque andrà dopo questi novanta minuti molte cose saranno diverse.