Vincenzo Boscaino Serviva un traghettatore, un esperto delle situazioni delicate, un maestro nel trasmettere serenità. Serviva una persona che prendesse una situazione al limite e la trasformasse in qualcosa di meglio, servivano queste ed altre qualità e per questo è stato scelto Iachini.
Iachini è uno di quelli che vengono dal basso, dall’esperienza dei campi di provincia, uno di quelli abituati ad usare la spada al fioretto e a rimboccarsi le maniche quando le cose non vanno bene. Il passaggio tra Montella a Iachini è emblematico: dalla qualità alla quantità, dall’eleganza all’efficacia.
Attenzione però a pensare di lui come ad marinaio che conduce barche dalla tempesta al porto. Iachini è un fine intenditore di calcio ed un maestro nel far crescere i giovani. In Italia basti guardare al numero 10 della Juventus. Iachini prese un giovane ragazzo con potenzialità e lo trasformò in un campione a tutto tondo. Gli cambiò di posizione, lo mise al centro del progetto e lo forgiò nel carattere. Abilità queste che i tifosi della Viola sperano vengano usate anche on il giovane Chiesa.
Il 6 gennaio ci sarà la partita con il Bologna e ci dirà molte cose su come Iachini ha impostato la sua Fiorentina. Quella sarà una data particolare, una data in cui i tifosi della Viola o placheranno le proprie ansie oppure scoppieranno nella disperazione calcistica più nera.
Alla fine di queste vacanze vedremo che regalo avrà impacchettato il nuovo allenatore. Saremmo tutti con il fiato sospeso. Mancano 10 giorni, 10 giorni che sembrano un’eternità.