Vincenzo Boscaino A inizio stagione non si faceva altro che parlare di loro. Il Famalicão rappresentava Davide che batteva Golia, la neopromossa che era in cima al campionato, la squadra che dal nulla sconfiggeva il triumvirato di Benfica, Porto e Sporting.
Questa è una storia di perseveranza e novità, di speranza e delusioni. La Famalicão nasce nel 1931 per opera di 6 ragazzi che decisero di creare un club tutto loro. Una storia come tante, un piccolo club che decide di sognare e rincorrere quella palla con tutta la passione possibile. Il loro destino sarebbe dovuto essere quello di militare nelle categorie più basse, cercando di tanto in tanto di raccogliere una vittoria contro una squadra prestigiosa che potesse dare l’opportunità di festeggiare durante la settimana.
Ma quest’anno il destino ci ha illuso tutti. La Famalicão viene promossa in serie A portoghese ed inizia a macinare vittorie su vittorie. Questo piccola città Vila Nova de Famalicão inizia a comparire sulla mappa del calcio ed inizia a vedere tutti dall’alto del suo primo posto in classifica. Nelle prime 9 giornate colleziona 7 vittoria, 1 pareggio ed una sconfitta (contro il Porto) e tutta Europa sogna con loro come fece con il Leicester.
Purtroppo, ad oggi, il sogno sembra andato. Lontano, lontanissimo dal diventare realtà. Dopo tutta la passione e la spinta iniziale, la Famalicão ha collezionato solo 2 punti nelle ultime cinque giornate e i punti di ritardo dal Benfica sono diventati 15. La difesa, che anche nelle prime giornate aveva dato segno di non essere insuperabile, è collassata su se stessa. La prova peggiore è stata proprio contro la capolista Benfica che ha dilagato per 4 a 0.
Nonostante ormai il titolo sembra lontanissimo, dobbiamo applaudire a questo piccolo team. Ci ha insegnato che puoi far vacillare le armate invincibili con organizzazione e volontà. La Famalicão ci ha insegnato che non importa quanto sei piccolo, ma puoi fare così tanto rumore da poter attirare l’attenzione di tutti su di te. La Famalicão ci ha riportato bambini, lontano dai soldi e dallo show business, e ci ha fatto credere che una neopromossa potesse vincere il titolo. La Famalicão è stato questo e molto altro, simbolo di un calcio forse sparito per sempre. E alloro dobbiamo dire grazie, grazie di questa avventura.