(di Gianluca Guarnieri) Il tabù continua. Lo “Stadium” si dimostra ancora una volta stregato per la Roma, che conclude la sua partecipazione alla Coppa Italia ai quarti di finale, davanti ad una Juventus cinica e fredda, pronta a colpire nelle occasioni propizie. Tanti i rimpianti per i giallorossi che dopo un inizio incoraggiante, crollano nella seconda parte del primo tempo, e serve a poco il buon secondo tempo disputato, e la rete di Under, goal che mancava addirittura dal 2014 con la firma di Iturbe. Troppo poco per poter sperare di passare il turno. Solo Smalling si è dimostrato all’altezza della situazione, insieme a Pau Lopez, mentre deficitari Kalinic (un’ombra nonostante il palo…), Florenzi (tanti errori dietro e un goal divorato nel secondo tempo), Kluivert ed Under (il turco migliora nella ripresa, mentre l’olandese si meriterebbe una partecipazione a “Chi l’ha visto”). Una debacle pesante alla vigilia del derby, con l’arcinemica Lazio in un momento iper positivo, nonostante l’eliminazione di Napoli. Un viatico pesante per Fonseca costretto a rivisitare la propria squadra, con l’immissione di Santon sulla fascia destra (discreta la prova dell’ex interista…) per togliere un Kluivert evanescente, con Florenzi in debito di energia e con poca gamba. Tanti problemi per l’allenatore portoghese che ha visto stasera anche un gruppo con poca personalità, che si è sfaldato dopo i due goal bianconeri e ha continuato a fare male, prendendo il 3-0 in pieno recupero (ed in sospetto fuorigioco…). Inutile il discreto secondo tempo, con la situazione ampiamente compromessa e con troppe palle goal sciupate, male endemico della Roma di questa stagione, senza la presenza di Edin Dzeko, che assicura la fase offensiva giallorossa a 180°. Una pagina buia senza dubbio, e un obiettivo saltato. A tre giorni dalla gara più attesa dai propri tifosi.