Pasquale Pollio
Dopo la pubblicazione del Decreto Governativo recepito dalla Lega di A e di B per far disputare le partite a porte chiuse, il Ministro Spadafora con un’uscita dalla tempistica quantomeno discutibile, domenica chiedeva al calcio di fermarsi del tutto, conscio che questa decisione poteva arrivare solo se il “suo” Governo avesse emanato un secondo decreto, e l’assist era arrivato precedentemente con le dichiarazione di Damiano Tommasi Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori che chiedeva di non giocare per salvaguardare la salute degli atleti, nonostante ciò si decideva di andare avanti, onde evitare di coprirsi di ridicolo, per completare almeno la ventiseiesima giornata, dopodiché ieri il CONI decideva di fermare anche il calcio sino al 3 Aprile, ma come dichiarato dal Presidente Malagò “ci sarebbe voluto un decreto governativo affinché lo stop potesse divenire effettivo” ed in serata il decreto arrivava, l’Italia veniva considerata tutta zona rossa e le attività sportive venivano interrotte.
Ora c’è bisogno di un intervento dell’UEFA, in quanto se a fermarsi resta solo il calcio italiano non si vede come le nostre squadre possano portare a termine le competizioni europee, ci aspettiamo quindi dopo la disputa degli ottavi di finale delle due competizioni continentali che anche l’UEFA decide per un momentaneo stop, bisognerebbe poi comprendere come e dove si potrà disputare la gara di ritorno tra Juventus e Lione in relazione al decreto emanato ieri dal Governo, intanto la FIGC ha deciso che entro il 23 Marzo si valuteranno le soluzioni per far sì che il campionato possa giungere al termine, sul tavolo del Presidente Gravina ballano tre ipotesi: che il campionato venga annullato, cosa poco probabile visto che oltre a non assegnare il titolo non si potrebbe procedere con le retrocessioni e qualcuno dovrebbe avere il coraggio di comunicare al Benevento che dopo aver stravinto il campionato cadetto il prossimo anno dovrà disputare nuovamente la Serie B; la seconda ipotesi sul tavolo è quella di istituire play off e play out da far disputare alle squadre interessate, ma quali sarebbero poi le squadre invitate a partecipare visto i punti ancora a disposizione? Nascerebbero tantissime polemiche sulle partecipanti visto l’elevata litigiosità esistente nel mondo del calcio; terza ed ultima ipotesi far valere la classifica la momento dello stop, ma al momento alcune squadre non hanno ancora disputato i loro recuperi ed il campionato sarebbe completamente falsato.
Crediamo invece che la soluzione più logica sia quella di far ripartire i campionati appena ci sia una regressione dell’epidemia, anche inizialmente a porte chiuse, spostando l’Europeo itinerante, ma questa scelta che sarebbe la più sensata necessita dell’avallo dell’UEFA.
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