Pasquale Pollio
C’eravamo lasciati ai primi di marzo con tanti dubbi sulla ripartenza del campionato, ma dopo tre mesi finalmente si è tornati a giocare e Walter Zenga ha potuto così fare il suo esordio sulla panchina rossoblu a Verona, in una trasferta storicamente ostica per i sardi in quanto l’ultima vittoria del Cagliari in Serie A risale risale al 30 gennaio 1972.
Per la sfida del Bentegodi il tecnico, dovendo fare a meno di Nainggolan ed Oliva infortunati e Joao Pedro squalificato, optava per un inedito 3-5-1-1 che vedeva Cragno tra i pali, Cacciatore, Pisacane e Ceppitelli centrali, Ionita, Nandez, Cigarini, Rog e Pellegrini sulla linea mediana con Pereiro alle spalle dell’unica punta Simeone, ma la scelta non premiava Zenga perché i primi ventisei minuti dei sardi risultavano un vero incubo, con i gialloblu in totale controllo della partita ed i centrali di difesa sardi in balia del trio Borini, Verre, Di Carmine inoltre la catena di destra soffriva eccessivamente le folate di Lazovic, pertanto il risultato di due a zero al ventiseiesimo minuto rispecchiava fedelmente l’andamento dell’incontro, poi l’inerzia della partita cambiava con l’espulsione di Borini ed il successivo gol di Simeone che riapriva il match, si andava così al riposo sul risultato di due a uno.
Nella ripresa la musica cambiava, il Cagliari alzava il baricentro e cominciava a menare le danze alla ricerca del pareggio, con Zenga che pur confermando il modulo di partenza sostituiva Gaston Pereiro con Birsa, la pressione sarda era costante ma il giro palla risultava essere troppo lento ed i rossoblu non riuscivano a sfondare, allora al minuto sessantotto il tecnico correva ai ripari modificando l’assetto tattico tornando al collaudato 4-3-1-2 con Birsa ad agire dietro le due punte Simeone e Paloschi, passavano solo due minuti e si ristabiliva la situazione di parità numerica in quanto Cigarini per un fallo tattico riceveva il secondo giallo tornando anzitempo negli spogliatoi e toccava a Birsa spostarsi al centro della linea mediana nel ruolo di metronomo formando un 4-3-2, ma nonostante gli sforzi ed il forcing finale il muro eretto da Juric reggeva ed il Verona conquistava i tre punti in palio rendendo amaro il ritorno di Walter Zenga nella massima serie.
Non ci sarà però tempo per leccarsi le ferite in quanto già martedì i rossoblu saranno di scena al “Mazza” di Ferrara alla ricerca della “vittoria perduta”, vittoria che manca oramai dalla quattordicesima giornata del girone di andata…un’eternità.