Pasquale Pollio
Giorni tristi per tutti quelli della mia generazione che hanno amato ed amano il calcio, venerdì scorso ci lasciava Mariolino Corso, artista del pallone e bandiera della grande Inter dove aveva militato per ben sedici anni vincendo quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali, ma nonostante un palmares così prestigioso amo ricordarlo con la tuta azzurra alla guida della Primavera del Napoli dal 1978 al 1982 dove riuscì nell’impresa di vincere uno scudetto, ed oggi dopo pochi giorni un altro campione di quella generazione, Pierino Prati, chiude i suoi occhi.
Pierino la peste, questo il suo soprannome, ha vinto con la maglia rossonera tutto quello che un calciatore può desiderare, togliendosi la soddisfazione di realizzare una tripletta nella finale di Coppa dei Campioni del 1969, militò poi anche nella Roma e nella Fiorentina, mentre in nazionale conquistò il Campionato Europeo del 1968, unico successo degli azzurri in quella competizione, e partecipò alla spedizione di Mexico 70 dove la Nazionale di Valcareggi fu sconfitta solo in finale dal Brasile.