Pasquale Pollio
Comincia male il campionato post lockdown della Juve Stabia che dopo la meritata sconfitta di Pescara regala tre punti al fanalino di coda Livorno avvicinandosi pericolosamente alla zona calda della classifica.
Per l’occasione Caserta decide di stravolgere la squadra che era uscita sconfitta dallo Stadio Adriatico schierando un 4-3-1-2 con Provedel tra i pali; Fazio, Troest, Allievi e Ricci nella difesa a quattro: Calò, Calvano e Addae in mediana, con Bifulco tra le linee alle spalle della coppia di attacco Forte Cissè, di contro Filippini sistema in campo i suoi con il collaudato 3-5-2.
Il clima è teso, visto la posta in palio e già al quinto minuto si accendeva una mischia dopo uno scontro tra Ricci e Marras che vengono entrambi ammoniti dal direttore di gara, la partita resta spezzettata e non accade nulla di rilevante sino al minuto ventuno quando Calò si procura una punizione da circa venti metri si accomoda il pallone sul destro e fa partire un tiro cross che si insacca alla sinistra di Plizzari beffandolo, ma nonostante il gol subito i labronici non riescono a reagire ed è ancora la Juve Stabia a sfiorare il gol al trentaseiesimo con un colpo di testa ravvicinato di Forte che non centra la porta, il primo tempo si chiude con una conclusione di Calò che impegna nuovamente il portiere amaranto, e si va così al riposo sul risultato di uno a zero per i gialloblù.
Alla ripresa delle ostilità Caserta decide di confermare l’undici iniziale mentre il tecnico amaranto sostituisce Ruggiero con Marsura, disponendo la squadra in campo con un più offensivo 4-3-3 che vedeva Awua arretrare sulla linea di difesa, ed i frutti arrivavano subito perché il Livorno al cinquantanovesimo con Agazzi rimetteva la partita in parità, a solo questo punto il tecnico stabiese decideva di effettuare il primo cambio, fuori Calvano e dentro Canotto sistemando la squadra con un 4-4-2 offensivo con Canotto e Bifulco sulle fasce a supporto di Forte e Cissè, ma i gialloblù non riuscivano neanche a risistemarsi in campo e Marras li puniva portando in vantaggio il Livorno con un perfetto inserimento in area.
La Juve Stabia non ci stava e comincia a pressare il Livorno alla ricerca del pareggio ed al sessantaquattresimo Calò pennellava un’altra punizione in area ma Cissè di testa non inquadrava lo specchio della porta, il tempo passava inesorabile e Caserta provava il tutto per tutto sostituendo prima un evanescente Bifulco con Elia ed inserendo poi un’altra punta, Rossi al posto di Troest, schierandosi così con un 3-3-4 che in fase di non possesso vedeva Canotto scalare sulla linea di difesa, poi al minuto ottantatre Porcino si faceva espellere per un fallaccio ai danni di Canotto e dopo due minuti, in superiorità numerica, Cissè riportava il match in parità, neanche il tempo di gioire e Ricci già ammonito si faceva espellere.
Quando la partita sembrava incanalata sul risultato di parità, in pieno recupero era Boben che sfruttava un rinvio maldestro della difesa stabiese ed batteva nuovamente Provedel, non c’era più tempo il Livorno espugnava il “Menti” inguaiando la Juve Stabia.
Ora la classifica si fa pericolosa in quanto il vantaggio sulle quartultime è di solo tre punti ed inoltre le “Vespe” sono attese la prossima settimana da due trasferte insidiosissime, la prima a Benevento e la seconda a Salerno dove l’imperativo è solo uno: vietato sbagliare