di Daniele Craviotto
A Verona é andato in scena il posticipo della 4^giornata di campionato, ma verrà più ricordato per la preparazione che per la prestazione. Qualsiasi appassionato di serie A ha ancora in mente le immagini, su tutte le emittenti, della chiusura delle porte del Signorini. Uno scenario quasi apocalittico, segnato da un cielo grigio. Un’immagine quasi di emarginazione, con i soli comunicati stampa a dare voce ad una squadra presto abbandonata dalla stampa, per concentrarsi sul ben più “importante” tema Juventus Napoli. Ecco che Maran si deve essere sentito come Brad Pitt nel film World War Z. In quel caso fu una fittizia pandemia di zombie a farla da padrone, qui il Covid 19. Maran, dopo il non entusiasmante 0 a 0 di ieri contro l’Hellas, ha denunciato il clima respirato in queste settimane. Paura, incertezza ed impotenza sono solo alcuni dei sentimenti che il Covid ha “regalato” ai rossoblu in quei momenti ed ancora 13 sono i giocatori colpiti. La partita di Verona e l’abbraccio finale, però, costituiscono l’inizio di un cammino verso una ritrovata serenità con la voglia di riconquistarsi, proprio come nella pellicola di Marc Foster, quanto prima la meritata normalità.