Nicola Ciacciarelli
Dopo il Crotone anche il Verona ferma la Juventus di Andrea Pirlo sull’1-1. Kulusevski risponde al gol di Favilli, ma la Signora sbatte sui legni e sul portiere Silvestri e l’appuntamento con i tre punti è ancora una volta rimandato. Complice un Verona che per un’ora ha sciorinato un buon calcio. La Juve dal canto suo è parsa troppo vulnerabile ogni qualvolta è stata costretta a retrocedere nella propria metà campo. Evidente il fatto che la Signora non ha dalla sua i giocatori adatti per spezzare, con continuità, il gioco avversario. In squadra manca un vero ”rubapalloni” e diversi sono stati i contrasti persi nei primi sessanta minuti.
Il gol gialloblù ha svegliato la Juventus che ha preso d’assedio la porta veronese. L’infortunio di Favilli ha tolto dai giochi un giocatore che poteva permettere ai veneti di salire. Si è dunque giocato ad una sola metà campo. L’ingresso di Kulusevski per Bernardeschi ha ravvivato la Juventus che ha cominciato a stazionare a ridosso degli ultimi sedici metri. Lo svedese ha trovato il punto dell’1-1 ed è stato una perenne spina nel fianco dei gialloblù.
I bianconeri hanno ”rincorso” l’avversario per un’ora per poi reagire, come a Roma e Crotone, nel massimo momento di difficoltà. Reazione di nervi però e non ragionata. L’avversario di turno cala fisicamente, mentre i bianconeri migliorano col passare dei minuti sfruttando, anche, i cambi a disposizione. La prova di Dybala è la fotografia migliore della serata. Abulico, e insolitamente impreciso nella prima parte, è salito nettamente di tono con i suoi in svantaggio. Ma a Pirlo occorre che l’argentino, comunque al rientro dall’inizio dopo tre mesi, giochi una gara di sostanza e concretezza.
A proposito del mister, la sua Juve non sembra ancora avere le idee chiare. Continua la fase di sperimentazione. Ieri Pirlo ha provato l’opzione Bonucci in mediana al momento di impostare il gioco con risultati scarsi. I suoi vanno a sprazzi e si sono mostrati sin qui squadra solo a tratti.