di Daniele Craviotto
Clamoroso al Gewiss Stadium! Si potrebbe riprendere, parzialmente, la frase attribuita al grande Sandro Ciotti per descrivere la partita andata in scena a Bergamo, basandosi sulle premesse. Ma se si andassero ad analizzare storia e statistiche più o meno recenti, si scopre che alcuni indizi, perché qualcosa di simile potesse accadere, esistevano. In primis il confronto tra i 2 allenatori, dove il tecnico blucerchiato è quasi tabú per Gasperini, che in carriera lo ha battuto solamente 2 volte. Inoltre mister Ranieri ieri ha battuto per la nona volta i bergamaschi con cui solo 3 volte è uscito sconfitto su 20 incroci. Da non dimenticare che Quagliarella ha suonato la dodicesima sinfonia contro la Dea, rendendola, con la Fiorentina, la sua maggior musa ispiratrice. Dulcis in fundo, l’Atalanta gasperiniana ha dimostrato di aver spesso, per adesso, sofferto la Sampdoria vantando uno score di 3 vittorie (di cui una macchiata dallo spiacevole alterco con un dirigente doriano) 1 pareggio e 5 sconfitte (3 subite in casa con ieri). Curioso é anche il dato relativo alla maglia blucerchiata: i nerazzurri bergamaschi, guidati dal tecnico piemontese mai l’hanno scalfita; infatti la Samp sconfitta era sempre di bianco vestita. Dunque, dopo la vittoria maturata ieri, il Doria arriva al 25°anno consecutivo (quando si é incrociato con la squadra lombarda) in cui fa punti con l’Atalanta. Difatti l’ultima volta dove ciò non accadde, fu la stagione ’95-’96; tanto basta per far dire dalle parti di Bogliasco: benedetta Dea.