Nicola Ciacciarelli
Con una prestazione di forza la Juventus si impone a San Siro 3-1 ed interrompe la striscia del Milan a 27 partite da imbattuto e torna prepotentemente in zona Scudetto.
La gara si decide a destra, lì dove Pirlo ha ormai posizionato Federico Chiesa. L’ex viola stravince il duello con Theo Hernandez e piazza una doppietta da ricordare. Nel primo gol c’è l’assistenza, e che assistenza, di Paulo Dybala. Smarcato da un tacco geniale dell’argentino, il figlio d’arte fredda Donnarumma con un destro secco e puntuale. Nella seconda occasione, Theo gli ”concede”il piede sinistro e rimane scottato, perchè Federico la mette sull’angolo opposto e fa doppietta , evidenziando i difetti difensivi del francese.
In generale la Juve di Milano mostra tutte le sue enormi potenzialità in fase di palleggio e in fase di ripartenza, come in occasione del 3-1 di McKennie. Rimane qualche perplessità quando la squadra è chiamata a recuperare su una ripartenza avversaria (come sull’1-1 di Calabria). La Juve di Pirlo dà l’impressione di dover segnare tanto per poter chiudere una partita. Eppure ieri nel finale quando la squadra ha ”accettato” di rinculare dietro la linea della palla non ha rischiato grossi pericolì. Si è schiacciata, ma non più del dovuto. Se la Juve avrà l’umiltà, vista anche in passato, di saper difendersi da vero collettivo la rimonta in campionato è possibile. Davanti le soluzioni ci sono e gli ingressi di ieri dimostrano la forza dell’organico di Madama. Kulusevski e McKennie, due neoentrati, hanno confezionato la pregevole azione del 3-1.
La Juve chiedeva risposte dal match di Milano e le ha ottenute. Per il tricolore c’è anche lei.