Nicola Ciacciarelli
Con fatica, nel finale, ma la Juve vince anche con il Sassuolo e rosicchia due punti all’Inter, prossima avversaria, e alla Roma. I bianconeri hanno la meglio (3-1) di un avversario mai domo e mai rinunciatario, seppur costretto in 10 per un tempo causa rosso ad Obiang.
La gara dello Stadium è strana. Brutta per quasi un tempo ed avara di emozioni, si accende dopo che il Sassuolo rimane in inferiorità numerica. La Juve crea, ma non concretizza complice un Cr7 in serata no. Occorre un bolide da fuori di Danilo per sbloccarla. La gara sembrerebbe in discesa, ma questa Juve difficilmente può far dormire sogni tranquilli ai suoi tifosi e prende l’infilata vincente di Traore per Defrel a difesa schierata. Poi il cross di Frabotta per Ramsey, che in spaccata decide il match ad otto minuti dalla fine. Prima che Cristiano faccia 3-1 in campo aperto allo scadere.
Tatticamente si è vista una Juve più guardinga, molto rispettosa del potenziale del Sassuolo. Testimone è il fatto che fin quando è stato in campo Dybala ha seguito come un ombra, in fase di non possesso, Locatelli. Per Pirlo solito 4-4-2 con McKennie prima e Ramsey poi, pronti ad inserirsi in area per dar manforte alle punte. Da sottolineare come in fase di possesso Pirlo chieda sempre ad uno dei terzini di rimanere sulla linea dei centrali. Nota negativa, ieri, la partita di Arthur. Poco incline alla giocata, ha sofferto il dover rincorrere spesso i palleggiatori emiliani.
La gara di ieri sera non è stata sicuramente esaltante, complice però un avversario tosto e di livello. I bianconeri, inoltre, hanno dovuto fronteggiare la perdita, durante il primo tempo, di McKennie e Dybala aggiuntisi alle assenze per Covid di Alex Sandro, Cuadrado e DeLigt. La dimostrazione che Pirlo ha una rosa dalle innumerevoli risorse, che però in questo momento si sta pericolosamente assottigliendo per le assenze. Starà alla società provvedere sul mercato in queste settimane.