Nicola Ciacciarelli
La Juve si ferma a Napoli, sconfitta 1-0 dal rigore di Insigne e rimane ancora lontana dalla vetta della classifica. In una partita brutta e priva di emozioni, soprattutto nella prima frazione a far la differenza è un ingenuo errore dell’uomo più esperto in campo: Giorgio Chiellini. Da una sua manata arriva fallo e rigore poi trasformato da Lorenzo Insigne che regala ossigeno puro ad un Napoli arrivato in pessime condizioni alla sfida.
La Juve ancora una volta ha mostrato i propri limiti nel dover attaccare una squadra con undici uomini dietro il pallone. Colpa di un centrocampo a cui è mancata inventiva e passo rapido. Non ha sicuramente aiutato la giornata grigia di Ronaldo e Morata. Dopo un primo tempo sonnacchioso la Signora ha comunque cambiato nella ripresa creando ed impegnando severamente Meret. L’area intasata partenopea però ha impedito alla Juve di trovare spazi con continuità e spesso e volentieri sia i cross dal fondo, che quelli dalla trequarti, sono stati preda della coppia difensiva d’emergenza Rahmani-Maksimovic.
I bianconeri hanno attaccato con orgoglio e voglia, ma forse non con troppa lucidità, dovendosi inchinare ad un avversario che non ha praticamente mai tirato in porta e che ha sfruttato l’episodio decisivo. Il calcio è strano direbbe qualcuno, la Juve ha centrato l’obiettivo con Roma e Inter giocando sulle ripartenze, mentre ha perso al Maradona dove ha condotto la gara per lunghi tratti. L’impressione è che la Juve con un Ronaldo non in giornata rischi contro avversari di livello. Per questo mercoledì servirà il miglior Cristiano.