di Mattia Deidda, 18/05/2016
CAMMINO – Più complicato di quanto doveva essere. Come da copione, nel girone di qualificazione, la Svizzera si è aggiudica il secondo posto del Gruppo E alle spalle dell’Inghilterra, con 21 punti. Ma il campo ha raccontato anche molte difficoltà per la squadra di Petkovic. Leggendo la classifica sembra che i rossocrociati abbiano vissuto una qualificazione tranquilla, con 5 punti di vantaggio sulla Slovenia terza; ma non è così. Il 5 settembre, con la Svizzera a 12 punti e la Slovenia a 9, i ragazzi capitanati da Lichtsteiner si sono trovati sotto di due gol al 48′. Non era un periodo facile, con gli svizzeri che avevano già perso due partite, e mai come in quel momento la qualificazione ad Euro2016 appariva in bilico. All’80’ Drmic, all’84’ Stocker e al 90+4′ ancora Drmic hanno di fatto regalato il biglietto per la Francia, in una partita che non regalava solo 3 punti, ma soprattutto la consapevolezza e l’entusiasmo per il futuro. Da quel match la strada è stata tutta in discesa. In Francia, la storia si ripeterà: inserita nel girone dei padroni di casa, della Romania e dell’Albania, la Svizzera parte come seconda forza del gruppo.
ROSA – Petkovic non ha ancora diramato la lista ufficiale con cui si presenterà in Francia, ma non sarà difficile capire quali saranno i giocatori scelti. Per lo più si parla tedesco. Non per le origini dei calciatori, bensì per il campionato di riferimento: la bundesliga. Dei ventitré giocatori che parteciperanno all’avventura francese, (probabilmente) ben dieci militano in Germania, nella massima serie. Benaglio, storico portiere della Svizzera, dopo il mondiale in Brasile ha annunciato il suo ritiro dalla nazionale, portando quindi Petkovic ad affidare i pali a Sommer, estremo difensore del Borussia Monchengladbach. In difesa spiccano i nomi di Lichtsteiner e Rodriguez, a centrocampo l’esperienza della coppia Dzemaili-Behrami e il talento di Xhaka, accompagnato poi da Shaqiri, Embolo e Seferovic.
ASPETTI NEGATIVI – La continuità. Il problema della Svizzera è che non riesce a trovare l’equilibrio nel tempo. Neanche qualificati per l’Europeo del 2012, sono poi giunti agli ottavi di finale del mondiale in Brasile uscendo ai tempi supplementari contro l’Argentina. Evidente la mancanza di un giocatore simbolo, il famoso top player pronto a caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà. Xhaka e Shaqiri possiedono una qualità maggiore rispetto il resto della rosa, ma anche loro peccano di continuità e non sempre riesco a trovare la giornata giusta nella partita che conta. Tutto sommato, considerando l’importante assetto difensivo e la solidità del centrocampo, la Svizzera può compiere un cammino positivo.
COME GIOCA – Nelle ultime uscite Petkovic ha variato dal 4-3-3 al 4-4-2. Senza dubbio il reparto più completo è quello difensivo, come i soli otto gol subiti nelle qualificazioni dimostrano: Lichtsteiner e Rodriguez, rispettivamente terzino destro e sinistro, sono quanto di meglio si possa trovare in Europa. Conosciuto il difensore della Juventus, meno quello del Wolfsburg, che dalla sua parte ha però l’età: 23 anni. Bravi a coprire ma ancora di più a spingere: il gioco della Svizzera si basa sulla superiorità creata dalle loro sovrapposizioni, aiutati poi dai centrocampisti, con caratteristiche per lo più difensive. La speranza per quanto riguarda l’attacco, ovvero il reparto più debole, si chiama Embolo, classe 1997, calciatore sul taccuino di molti club importanti. Questa la probabili formazione 4-3-3 – Sommer; Lichtsteiner, Schar, Klose, Rodriguez; Behrami, Dzemaili, Xhaka; Shaqiri, Seferovic, Mehmedi (Embolo).