di Giuseppe Graziano
Il Sassuolo si è sciolto una volta arrivato vicino alla vetta, ad inizio stagione, come le ali di Icaro. La squadra di De Zerbi quest’anno aveva l’ambizione almeno di lottare per un posto in Europa, alcuni passi falsi l’hanno fatta calare vistosamente soprattutto nelle ultime 5 giornate portando a casa solo 4 punti. L’inizio della discesa è arrivato quando i neroverdi hanno iniziato a perdere i suoi uomini chiave, come nel mito greco quando ha iniziato a sciogliersi la cera perdendo così le piume indispensabili per volare, si sono infortunati in successione Caputo, Djuricic e Berardi, uomini chiave per le ambizioni dei neroverdi, inoltre quest’anno sta mancando l’uomo mercato della scorsa sessione estiva, Boga. Il francese, devastante e decisivo lo scorso anno, sembra aver smarrito la via, dopo il Covid non è più riuscito a tornare ai suoi livelli e quando sono venuti a mancare gli altri è riuscito ad essere decisivo solo a tratti. Nella squadra emiliana non ci sono solo note negative anzi quest’anno stiamo assistendo ad una maturazione del giovane Locatelli, che a 22 anni sembra già pronto a prendere il posto in una big del nostro campionato e soprattutto a candidarsi come co-titolare con Jorginho in Nazionale. La speranza è che con tutti gli uomini chiave il Sassuolo ricominci a volare, come aveva fatto a inizio campionato, e che la cera rimanga ben salda alle piume attaccate.