di Alessandro Aglione
L’eliminazione della Juventus negli ottavi di finale di Champions League da parte del Porto, ha certificato il fallimento
di un progetto – non solo sportivo ma anche economico – iniziato tre anni fa con l’acquisto di Cristiano Ronaldo,
che avrebbe dovuto far vincere alla squadra della famiglia Agnelli la coppa dalle grandi orecchie.
Il cammino europeo della Vecchia Signora con CR7 invece è stato un disastro, uscendo dalla competizione
con Ajax, Lione e Porto senza raggiungere nemmeno la semifinale.
Arrivata in passato due volte in finale poi perdendola, aveva deciso di comprare chi quelle finali sa vincerle.
Facendo da un punto di vista economico un’operazione azzardata per le casse della società, che avrebbe avuto senso
solo con la conquista del massimo alloro europeo, situazione però non verificatasi negli ultimi tre anni.
Per la prima volta nella sua storia, la società di Torino ha deciso di dare più importanza ad un singolo giocatore
piuttosto che puntare sulla forza del gruppo squadra. Questa decisione non ha pagato in ambito europeo.
Concludo dicendo che per me l’immagine più simbolica di questo fallimento, è stata quella del campione portoghese
che si è girato di spalle in barriera mentre veniva tirata la punizione che ha eliminato la squadra di Pirlo.
Questo perchè, è come se Ronaldo idealmente avesse voltato le spalle alla Juventus.