Nicola Ciacciarelli
La Juventus bissa il successo con il Napoli battendo anche il Genoa 3-1 e mantiene il terzo posto. Una gara lungamente tenuta in pugno dalla Signora, che per poco non è scivolata dalle mani tra fine primo tempo ed inizio ripresa.
L’avvio dei bianconeri è dei più convincenti. Pressing alto, riconquista del pallone immediata e tanto movimento. Al 5′ la rete di Kulusevski indirizza il match, mentre Morata al 22′ rimedia all’errore di CR7 sotto porta e fa il secondo in contropiede. Il Genoa sembra un pugile alle corde, ad un passo dal ko tecnico. Juve in controllo. Poi un lampo genoano in chiusura di prima frazione. Scamacca davanti a Szczesny si fa respingere la conclusione. Un campanello d’allaerme non recepito di Madama, che come tante vole già accaduto, entra nella ripresa timida e svagata rimettendo in partita in rossoblù. Scamacca di testa non sbaglia e il Genoa con Pjaca avrebbe anche l’occasione di riaprirla. Pirlo corre ai ripari. L’uscita di Cuadrado ha tolto un punto d’appoggio importante alla manovra bianconera. Il colombiano, uscito perchè ammonito crea la superiorità numerica. Entrano Dybala e McKennie e l’americano trova i tempo giusti per l’inserimento che chiude i conti a 20 minuti dalla fine. Rete preziosissima, perchè toglie pressione ai padroni di casa e ammazza le speranze di rimonta liguri, costretti a chiudere in dieci uomini (infortunio di Zappacosta a cambi finiti).
Insomma una buonissima prova condita ancora una volta da cali di concentrazione preoccupante. La squadra di Pirlo non è mai sul pezzo per l’intero match e sembra concedere speranze a qualsiasi avversario, anche quello più fuori partita. Tra una settimana a Bergamo occorrerà una gara seria 90 minuti in quello che si annuncia come un altro importantissimo scontro diretto.