di Massimo Costa
Nei primi decenni del 900, due gloriosi club, tra i padri fondatori del nostro calcio, si contesero molto spesso i titoli nazionali, scrivendo pagine memorabili di storia.
Il Genoa, il club più antico d’Italia, collezionò ben nove titoli e rimase primatista nazionale fino all’immediato secondo dopoguerra. La Pro Vercelli trionfò in sette occasioni, e la Nazionale indossò all’esordio proprio la casacca bianca dei piemontesi per onorarla dei tanti calciatori prestati. Dopo gli anni 20 il loro palmarès non si è più arricchito, pochissime apparizioni in A per i vercellesi, pochi piazzamenti nobili nella massima serie per il Grifone.
A seguire, altre due nobili hanno avuto solo un decennio ciascuna di maggior fulgore, per poi eclissarsi lentamente, ovvero il Bologna e il Torino. I felsinei furono coprotagonisti con Juve e Ambrosiana nella spartizione di scudetti negli anni 30, mentre il leggendario Toro ne conquistò cinque consecutivi negli anni 40. Lunghi digiuni di vittoria seguirono, interrotti solo da due lampi, lo spareggio scudetto vittorioso contro l’Inter di Herrera per i bolognesi, anni 60, e la rincorsa tricolore vincente per i granata contro la Juve del Trap, anni 70.
La storia e l’importanza di questi quattro club non possono e non devono essere dimenticate, ma tramandate a tutti i veri appassionati di ogni generazione e fede.