Pasquale Pollio
La cabala è una scienza “quasi” esatta ed anche questa volta non si è smentita in quanto nei trentatre precedenti in terra sarda si contavano diciasette vittorie del Cagliari, dieci pareggi e solo sei sconfitte, con l’ultima vittoria ducale che risaliva al lontano 2012/13, ma al minuto novanta con il Parma in vantaggio per tre reti a due si materializzava lo spettro della retrocessione, poi l’imponderabile, e così i rossoblù la ribaltavano grazie ad un redivivo Gaston Pereiro, che al novantunesimo si inventava il gol del pareggio con una magia, e dopo tre minuti serviva l’assist a Cerri per il gol del sorpasso, e sembrava quasi di vivere il “dejavu” di Cagliari Sampdoria dello scorso campionato, ma torniamo alla partita che ha messo a dura prova le coronarie di entrambe le tifoserie.
Semplici decideva di confermare il 3-5-2- che si era ben comportato la scorsa settimana a San Siro, mentre D’Aversa optava per un equilibrato 4-4-2, e la gara prendeva subito una cattiva piega per i rossoblù che al minuto trentuno erano già sotto di due reti, ma il Cagliari non ci stava e reagiva riuscendo a riaprire la gara con un gol di Pavoletti, si rientrava così negli spogliatoi sul risultato di due ad uno per il Parma, ma quando Man, ad inizio ripresa, sfruttava l’ennesima disattenzione della retroguardia sarda siglando la terza rete ducale sembrava che il campionato dei rossoblù fosse giunto ai titoli di coda, poi l’incredibile finale che rimetteva i sardi in piena corsa per la salvezza spingendo i gialloblù nel baratro, ma ora bisognerà dare continuità ai risultati a partire dal turno infrasettimanale che vedrà il Cagliari di scena ad Udine altrimenti quella di stasera sarà solo una “vittoria di Pirro”