(di Giuseppe Porro)
Si è fatto e si fa un gran parlare in queste settimane di Josè Mourinho, e ancor prima del suo arrivo a Roma già c’è stato un grande passo avanti a livello mediatico dove i social e tutti i mezzi di comunicazione sono impazziti solo per aver ufficializzato il suo ingaggio.
Girando per Roma si trovano già murales, birre, maglie o panini in onore e con il nome del portoghese, che se dovesse portare in città gli agognati successi che mancano da parecchi anni finirà per dare il suo nome a qualche stazione della metropolitana, ma questa è Roma.
Partiamo da un presupposto, Josè Mourinho oltre ad essere lo “Special One” e innanzitutto il “Social One”. Il tecnico portoghese che è uno stakanovista ed esteta della perfezione studia tutto e nulla è lasciato al caso, diventando un comunicatore senza eguali.
Accettando Roma ha già suscitato interesse e fiumi di parole pro e contro, ma lui sa di creare e sa gestire alla perfezione il turpiloquio. Quindi mentre oggi posta la foto con la cover giallorossa, e domani mette il like alla vittoria del derby etc; calcola tutto, anche il possibile bagno di folla a Fiumicino.
Le intemperanze del campo o quelle delle conferenze stampa sono studiate e fanno parte del personaggio Mou, per l’appunto un grande comunicatore e conoscitore della comunicazione social e non.
In una città che fa della comunicazione il proprio cibo quotidiano, tra tv, radio e social, Josè è la giusta medicina. In un ambiente che porta dalle stelle alle stalle nel giro di una partita lui e il perfetto purificatore.
Nell’ambiente del sentito dire lui dice, nell’ambiente del visto fare lui fa, nell’ambiente del “ho un cugino che ha un amico…” lui è la famiglia, nell’ambiente della critica feroce lui ci mette sempre la faccia. Insomma uno “special” in tutti i sensi.
Anche perché oltre a cambiare culturalmente l’ambiente giallorosso restandone comunque rapito, cambierà anche i Friedkin finora dipinti come troppo taciturni, ma spiazzando tutti prendendo il comunicatore per eccellenza.
Friedkin taciturni ma operativi visto il colpo Mourinho, che parlerà per tutti visto che ne ha il potere e le carte in regola. Non vediamo l’ora di vedere la prima conferenza stampa del portoghese, abbiamo già l’acquolina alla bocca.
Quindi thanks Mr. Friedkin, obrigado Thiago Pinto, ma sopratutto obrigado Josè Mourinho ancor prima di certificarne le gesta, che faranno sicuramente parlare.