Pasquale Pollio
Con la disputa della finale di Coppa Italia tra Milan e Roma si è chiusa la stagione del calcio femminile, ed ad alzare il primo trofeo della loro storia sono state le ragazze della Bavagnoli , dopo una partita bella ed intensa con le due squadre che si sono date battaglia per centoventi minuti, centoventi minuti che non sono bastati a decretare la vincitrice, decisa poi solo dalla lotteria dei rigori che ha premiato le giallorosse, ma riavvolgiamo il nastro della gara, con i due tecnici che confermavano i loro schieramenti tattici abituali, le rossonere scendevano in campo con un 3-5-2 che vedeva la Korenciova tra i pali; Vitale, Agard e Fusetti in difesa; Bergamaschi, Vero, Jane, Hasegawa e Tucceri Cimmini in mediana, con la Giacinti e la Dowie di punta, e le giallorosse con un 4-2-3-1 così composto; Ceaser tra i pali; Soffia, Swabi, Linari e Bartoli a formare il quartetto difensivo; Bernaur e Giugliano in mediana; Thomas, Andressa e Serturini ad agire dietro l’unica punta Lazaro.
Si parte con la Roma a battere il calcio d’inizio, e dopo trenta secondi la difesa giallorossa si faceva trovare impreparata su una combinazione Giacinti Dowie, con l’attaccante inglese che sfiorava il palo alla sinistra della Ceaser, dopo lo scampato pericolo era la Roma a tenere il pallino del gioco, ma non accadeva nulla sino al minuto quindici quando su un corner battuto dalla Giugliano, la Lazaro anticipava tutti di testa facendo correre un brivido all’estremo difensore rossonero, al ventottesimo minuto una nuova occasione da gol sempre per il Milan con la Jane che impegnava l’estremo difensore giallorosso, poi più nulla, ed un primo tempo molto equilibrato si chiudeva sullo zero a zero.
Si rientrava dagli spogliatoi ed i due tecnici confermano gli undici di partenza, ed anche il canovaccio della gara non si modificava nonostante le rossonere avanzassero il loro baricentro rispetto alla prima frazione di gioco, e nei primi minuti saliva in cattedra il guardialinee che fermava tre volte le rossonere per dei fuorigioco millimetrici, ma il Milan non concretizzava la supremazia in campo mancando sempre l’ultimo passaggio, a partire dal minuto sessantotto arrivavno il primi cambi per entrambe le squadre, cambi necessari visto che molte giocatrici erano in preda ai crampi, e dopo novanta minuti giocati con una intensa altissima si andava ai supplementari, ed era ancora il Milan ha sfiorare il gol dopo cinque minuti, gol evitato dalla Swabi che salvava sulla linea di porta sfiorando l’autogol, e sugli sviluppi del corner successivo le rossonere colpivano una incredibile traversa, poi al minuto centoquindici erano ancora le rossonere a sprecava due occasioni che avrebbero potuto evitare i calci di rigore, ma dal dischetto le giallorosse si dimostravano più fredde riuscendo così a conquistare la Coppa Italia