Storie degli europei: quando Toldo parò l’Olanda

Posted By on Mag 24, 2016 | 0 comments


Michele D’Alessio

Il primo Europeo del nuovo millennio, il primo ospitato da due paesi contemporaneamente. Quello del 2000 fu un torneo amaro per i colori azzurri dal momento che la Nazionale, allora allenata da Dino Zoff, perse la finale contro la Francia a causa del golden gol di Trezeguet, che seguì il pareggio del Wiltord in pieno recupero. Quella era una Nazionale di ottima prospettiva con una buona combinazione di elementi più esperti come Ferrara, Conte e Maldini, ed altri più in rampa di lancio come Nesta, Totti e Del Piero. Anche Buffon era tra i convocati, ma pochi giorni prima dell’esordio contro la Turchia, nell’amichevole contro la Norvegia si fratturò una mano. Largo quindi al portiere della Fiorentina Francesco Toldo.

Il percorso della Nazionale fu netto: punteggio pieno nel girone, mentre ai quarti di finale, con le reti di Totti e Inzaghi, gli Azzurri posero fine al percorso di una buona Romania.
La semifinale sarebbe stata impegnativa, ai limiti del proibitivo contro i padroni di casa dell’Olanda all’Amsterdam Arena.

L’attaccante dell’Arsenal Dennis Bergkamp fa capire subito come sarà l’andamento dell’incontro con un tiro preciso in diagonale che si stampa contro il palo alla destra di Toldo. Come se non bastassero l’ambiente ostile e la forza dell’Olanda, l’Italia rimane in dieci uomini quando Gianluca Zambrotta atterra a metà campo Zenden, e viene espulso essendo già stato ammonito: a metà partita è costretto ad andare anzitempo sotto la doccia.

L’arbitro Merk si rende ancora protagonista poco dopo, quando Nesta trattiene Kluivert in maniera impercettibile. Il fischietto tedesco concede il rigore. Lo batte Frank De Boer, e Toldo rende giustizia alla generosità del penalty, deviando in calcio d’angolo.

Nel secondo tempo, la musica non cambia. Iuliano entra in scivolata sul suo compagno di club Davids, e l’arbitro questa volta accorda un rigore sacrosanto. Cambia il tiratore, stavolta è il turno di Kluivert. Gli dei del calcio però decidono di dare una mano ai ragazzi di Zoff: Toldo è spiazzato ma il tiro dell’attaccante del Barcellona colpisce il palo. Si rimane sullo 0-0 e in inferiorità numerica.

Nel primo tempo supplementare c’è l’unica vera palla gol per l’Italia in tutta la partita: Marco Delvecchio si invola verso l’area orange, calcia ma Van Der Saar si protende e devia in calcio d’angolo. Ma dopo 120 minuti giocati praticamente ad una porta sola, si arriva ai rigori.
Il primo a battere è Di Biagio, reduce dall’errore di due anni prima che costò caro all’Italia di Cesare Maldini, eliminata ai mondiali dalla Francia proprio con un errore dal dischetto del centrocampista romano. Questa volta Di Biagio fa centro portando subito avanti i suoi.

Il primo olandese a tirare e Frank De Boer, l’uomo a cui Toldo aveva già parato il rigore nel primo tempo. La scena si ripete, il portierone veneto riesce a ipnotizzare ancora Frank De Boer e a respingere il suo tiro.
Il secondo a tirare è Pessotto, che con una freddezza notevole spiazza Van Der Saar calciando all’angolino. Per l’Olanda calcia Stam, non proprio un piede morbido il suo, infatti il pallone termina in curva. Due a zero per l’Italia quando sul dischetto va Totti. Il capitano giallorosso realizza con un cucchiaio, come soltanto un campione che ha il pieno controllo dei suoi mezzi sa fare.

Kluivert segna, al quinto rigore battuto dall’Olanda compresi i tempi regolamentari, finalmente riescono a buttarla dentro.
Il clima si scalda quando Van Der Saar para il rigore di Maldini, improvvisamente si potrebbe riaprire il discorso per la qualificazione in finale.
Dopodichè batte Bosvelt, ma Toldo para anche questo. Una giornata da eroe nazionale, quel 29 giugno 2000, per Francesco Toldo, capace di parare il terzo rigore in una partita incredibile. Uno di quei momenti scolpiti nella memoria collettiva dei calciofili, che hanno fatto entrare di diritto Toldone nella storia del calcio italiano.

 

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