(di Gianluca Guarnieri) Era importante iniziare con il piede giusto. La Roma lo ha fatto. La truppa di Mourinho ha sconfitto per 3-1 un buona Fiorentina, guidata in maniera sicura da Italiano, mostrando buoni momenti di calcio, e sapendo resistere alle difficoltà originate durante l’incontro. Nei match d’esordio, con ogni probabilità, l’avversario peggiore toccava ai giallorossi che se la sono cavata con l’esordio prestigioso di Tammy Abraham, capace di far espellere il portiere avversario Dragowski, regalare 2 assist-goal per Mikitaryan e Veretout e centrare una spettacolare traversa nella porta di Curva Sud. Molto pochi si sarebbero aspettati un debutto simile, con un attaccante che doveva far dimenticare il “Totem” Dzeko, mostrando il bel giocatore visto con l’Aston Villa in Championship e sotto la guida di Frank Lampard al Chelsea. Non poteva fare di meglio con il novello numero 9 capace di far ammattire la difesa viola, giostrando su tutto il reparto offensivo, con strappi e scatti difficili da arginare. Oltre al gioiello ex Blues ancora una volta sugli scudi Eldor Shomurodov, stavolta non in goal ma capace anche lui di servire la rifinitura giusta per il 3-1 di Veretout. Il numero 14 si è avvicendato con l’inglese, dimostrandosi capace e pronto a rappresentare un’alternativa ghiotta per lo “Special One”, che già progetta di farli giocare insieme (magari con un 4-3-1-2) con una certa elasticità tattica. Un debutto, insomma, importante con un ritrovato Veretout, bravissimo come sempre nell’inserirsi e colpire, vedendo sempre bene la porta, da bravo ex. Una Roma che ha saputo colpire sfruttando la superiorità numerica e poi rimasta in 10 per l’espulsione di Zaniolo, riprendere l’iniziativa chiudendo definitivamente la storia. 3 punti ottimi, visti i successi delle dirette avversarie (Juventus a parte…). Un prologo per un romanzo calcistico particolarmente interessante.