di Samuele Fontanella
Il 7 settembre 1893(128 anni fa) nasceva il Genoa Cricket and Athletic Club, che sotto il nome di Genoa Cricket and Football Club diventerà la società calcistica più antica d’Italia. L’atto fondativo ebbe luogo nell’appartamento numero 4 del civico 10 di via Palestro a Genova, la sede del consolato inglese, ad opera di un gruppo di gentleman britannici di stanza nel capoluogo ligure. Fra le attività sportive del neonato circolo c’erano diversi sport importati dalla terra di Albione come il cricket, la waterpolo(oggi pallanuoto) ed il football. Inizialmente quest’ultimo sport aveva un ruolo secondario ma l’interesse che suscitò fra i genovesi fu tale che i dirigenti inglesi furono costretti a cambiare le gerarchie. La prima carica di presidente venne assegnata a Charles De Grave Sells, e come primo campo di gioco fu scelto quello di Piazza d’Armi del Campasso a Sampierdarena. Solamente con l’ingresso in società di James Richardson Spensley nel 1896 il club venne trasformato in un’associazione prettamente calcistica. Nel 1898 la neonata FIF(federazione Italiana Football), che dal 1909 diventerà FIGC(Federazione Italiana Giuoco Calcio), organizzò a Torino il primo campionato italiano ufficiale di calcio. A contendersi lo scudetto erano presenti 4 squadre: il Genoa, la Ginnastica Torino, l’Internazionale di Torino e l’F.C. Torinese. La finalissima tra Genoa e Internazionale di Torino venne vinta dal grifone al Golden Goal, dopo che i tempi regolamentari terminarono 1-1, grazie alla rete di Leaver. Premiati con la Coppa offerta dal Duca degli Abruzzi, i genoani tornarono in Liguria con il primo storico scudetto del calcio italiano. Allo scudetto del 1898 ne faranno seguito altri 8 tra il 1899 ed il 1924, tra cui lo storico scudetto dei record del 1923 che i genovesi vinceranno senza perdere nemmeno una partita. Sulla panchina genoana in quegli anni sedeva William Garbutt, allenatore passato alla storia oltre che per i risultati, per essere stato il primo ad essere chiamato “mister”, visto che quello era l’appellativo inglese con cui i giocatori si rivolgevano a lui. L’ultimo importante trofeo nazionale portato a casa dal Genoa è la Coppa Italia del 1937 vinta 1-0 in finale contro la Roma grazie al goal di Luigi Torti. Dopo la guerra i risultati non sono stati all’altezza del blasone del club e la squadra ha iniziato a fare la spola tra la Serie A e la Serie B. Negli anni 60’ e 70’, nonostante le tante retrocessioni e promozioni, i tifosi del grifone si legarono in modo particolare a due giocatori Gigi Meroni, contro la cui cessione al Torino nel 1964 si svolse addirittura una protesta popolare, e Roberto Pruzzo, bomber genovese che con la maglia rossoblu ha segnato 57 reti in 143 partite. Nel 1987 arrivò la svolta, la squadra venne acquistata dall’imprenditore Aldo Spinelli. Per il grifone iniziò un periodo d’oro che vide la squadra rossoblu passare dalla Serie B nel 1988-89 fino ad uno storico 4°posto nel 1991 che valse la qualificazione alla Coppa UEFA del 1992. In Europa il Genoa scrisse la storia espugnando Anfield Road(prima squadra italiana a riuscirci) nel ritorno dei quarti di finale contro il Liverpool grazie alla doppietta dell’uruguaiano Pato Aguilera. La cavalcata dei ragazzi di Osvaldo Bagnoli terminò però in semifinale per mano dell’Ajax di Van Gaal, poi vincitrice del torneo. Nel 1995 il Genoa tornò in Serie B, dando inizio ad un calvario terminato solo nel 2007, quando sotto la guida di Gian Piero Gasperini la squadra è riuscita a tornare nella massima serie. Nel 2009, grazie ai 24 goal in campionato del “Principe” Diego Milito, il Genoa si è piazzato quinto in campionato riabbracciando così l’Europa. Passato il preliminare contro l’Odense, questa volta però il cammino europeo del grifone si è fermato ai gironi. Dal 2007 il Genoa sta militando in Serie A ma, tranne l’exploit del 2009, la squadra spesso naviga nelle parti meno nobili della classifica lottando per la salvezza. Nonostante ormai gli anni degli scudetti siano passati, il Genoa rimane una delle squadre più blasonate del nostro calcio ed i suoi tifosi meritano di sognare altre imprese come quella di Anfield. TANTI AUGURI GRIFONE!!