di Daniele Craviotto
Si chiude, con l’ennesima delusione casalinga, anche il turno infrasettimanale per la Liguria. Dopo lo Spezia capitola, pesantemente, anche la Sampdoria al cospetto di un Napoli cinico e spietato. A nulla sono serviti gli sforzi di Candreva e compagni per fermare la squadra più in forma di questo avvio di campionato. Partenopei che si dimostrano sempre più una vera e propria bestia nera a Marassi da quando i blucerchiati sono tornati in serie A nel 2012. Anzi dalla prima volta in cui gli azzurri ha bussato con il classico “Scusi è permesso” e a cui il Doria ha subito replicato “Prego si accomodi”. Stagione 2010-2011 il Napoli del neo arrivato Cavani conquista in rimontala Genova blucerchiata dopo 15 lunghi anni di astinenza. Da quel momento tantissime amarezze è una sola gioia per il popolo Doriano. Infatti, con il risultato di ieri, il Baciccia pesca 4 palloni nella propria rete nel proprio porto per la quarta volta in 9 anni. Diventano 5 le volte se si conta che in un confronto ne ha pescati addirittura cinque. Insomma ai genovesi della Samp non si può dire che sia mancata di certo la cortesia nell’ospitare i napoletani sul campo di gioco. Il problema per la Sampdoria sta nel fatto che continua a non raccogliere 3 punti in casa e con i gol di ieri, riporta subito sulla “giusta” rotta la propria difesa (o per dirla marinescamente la propria poppa) tornando a subire la media di 1,5 marcature a partita. Tradotto in parole povere: servono 2 o più gol per strappare qualcosa dall’incontro. Una lusso che, specie in casa, il Doria non si può permettere di concedere. Un atteggiamento difensivamente accondiscendente nei confronti dell’avversario che viene fatto accomodare con eccessiva facilità al proprio salotto di casa. A questo punto la speranza è quella di aver preso una corrente sbagliata solo per questo singolo viaggio e già dalla trasferta di Torino si riveda la Samp coriacea delle prime 4 sfide pronta a remare unita in questa avventura con l’obiettivo di portare nel giusto porto la nave. Per farlo dovrà iniziare in casa a rispondere “Mi scusi lei, ma al momento non é possibile, perché devo prima risistemarla” usando la migliore delle riservatezze genovesi.