di Lucio Marinucci
Come da tradizione anche questa edizione dell’Eredivisie è cominciata con Ajax e PSV Eindhoven a contendersi i gradini più alti del podio. Nelle ultime dieci stagioni le due regine d’Olanda si sono spartite il titolo per ben nove volte, interrotte solo nel 2016-17 dal Feyenoord. Per trovare il successo di un’altra squadra oltre a queste tre però bisogna risalire fino al 2009-10. Infatti mentre Mourinho diventava leggenda conquistando il triplete con l’Inter, ad Enschede, piccola città al confine con la Germania, si festeggiava il primo e unico scudetto nella storia del Twente, capace di detronizzare l’apparentemente imbattibile Ajax. L’anno successivo, all’esordio assoluto nei gironi di Champions, i “Tukkers” (così sono soprannominati gli abitanti della zona) si tolsero addirittura lo sfizio di fermare sul 2-2 proprio i nerazzurri campioni d’Europa in carica. Le annate successive hanno portato parecchie soddisfazioni e trofei, ma la favola è durata poco ed il progressivo ridimensionamento della rosa ha portato addirittura alla retrocessione nel 2017-18. Il Twente è chiaramente risalito l’anno successivo e una volta tornato in Eredivisie ha conquistato la salvezza prima che il campionato venisse interrotto nel 2020. Proprio dal Luglio dello stesso anno è arrivato sulla panchina l’esperto Ron Jans, leggenda del Groningen che è stato designato per riportare in auge il club.
Dopo il tranquillo decimo posto della scorsa stagione, l’avvio di questo campionato era stato parecchio stentato, ma dopo la prima sosta delle nazionali è magicamente scoccata la scintilla: 13 punti nelle ultime 5 giornate, che hanno portato il Twente al sesto posto e dunque in zona Europa. Inoltre i tredici gol segnati e i cinque subiti da Settembre in poi denotano una compattezza sorprendente per un undici titolare composto praticamente ex novo. Molti giocatori infatti non avevano mai giocato insieme prima di tre mesi fa e ben 8/11 della squadra titolare sono arrivati quest’Estate. Eppure Jans è riuscito ad incastrare a dovere i pezzi e nel suo 4-2-3-1 ha dato un ruolo congeniale a tutti. Nelle ultime settimane si sono particolarmente messi in luce il difensore centrale Robin Propper, fratello di Davy che gioca nel PSV, l’esperto centravanti Van Wolfswinkel e l’ala destra Daan Rots, classe 2001 proveniente dal vivaio.
È vero, la stagione è ancora lunga e di sicuro non mancheranno le difficoltà, ma se l’affiatamento del gruppo e gli stimoli visti finora rimarranno invariati, la possibilità di un’annata sorprendente potrebbe non essere così remota, in attesa che i “Cavalli” del Twente possano tornare a galoppare verso obiettivi sempre più gloriosi.