di Nicoletta Natoli
Dopo un accordo raggiunto tra il Ministero della Salute e i Governi delle Comunità Autonome, dallo scorso 1º ottobre in Spagna i tifosi di calcio possono tornare a riempire gli stadi, chiaramente indossando la mascherina e osservando le regole necessarie per un ritorno alla normalità in tutta sicurezza. La norma sarà in vigore dal 1º al 31 ottobre per poi essere sottoposta a una valutazione.
Così, trovandomi a Barcellona per qualche giorno in concomitanza con la giornata di campionato, la scorsa domenica 17 ottobre ne ho approfittato per andare allo stadio per la prima volta dopo il lockdown, e assistere alla partita casalinga del Barça contro il Valencia. Mi presento dunque al cancello di entrata indicato sul mio biglietto, ricevuto qualche giorno prima tramite e-mail, nel rispetto del quarto d’ora che in esso mi era stato indicato per consentire un ingresso scaglionato ed evitare ogni rischio di assembramento.
L’accesso avviene nella più totale tranquillità e così mi dirigo al mio posto, dove trovo seduti nella stessa fila, alla debita distanza, due tifosi della squadra ospite. Il mio pensiero corre subito all’Italia, Paese in cui ai sostenitori avversari viene addirittura riservato un settore separato, mentre in terra iberica mi sono nuovamente trovata a respirare una totale armonia con i “nemici”, come mi era successo in occasione di altri match. A riprova di questo, il primo goal segnato dal Valencia è stato accolto con grande gioia dai due ragazzi di fianco a me, e con un altrettanto grande applauso anche da noi tifosi blaugrana seduti lì con loro.
Dopo una bella partita vinta dal Barcellona per 3 a 1, durante la quale tutti abbiamo tranquillamente indossato la mascherina e mantenuto le distanze sotto l’occhio attento dello staff dell’assistenza sanitaria e della vigilanza, sugli schermi dello stadio sono apparsi i turni per l’uscita, come era stato specificato sul biglietto. Anche in questo caso tutto è avvenuto nella massima regolarità e serenità, senza nessun accenno di assembramento o agitazione.
Su uno degli schermi a fine partita è apparso il numero dei presenti, che ammontava a circa 45.000 spettatori. Purtroppo, la cifra è ben lontana dalla capienza massima del Camp Nou, che è di 99.354 persone, ma sono sicura che se tutto continuerà a svolgersi come ho potuto sperimentare di persona, ben presto la paura resterà a casa e i tifosi torneranno allo stadio!