di Massimo Costa
Finalmente dopo anni anonimi, Milano nelle ultime due stagioni è tornata dove lo impone la storia, a giocarsi un derby con sogni tricolori per entrambe.
Nel corso della storia tranne brevi parentesi fisiologiche, fino alla stracittadina, soprattutto quella d’andata il discorso scudetto rimaneva aperto almeno per una contendente, per entrambe nei periodi di maggior gloria.
Una breve riflessione mi porta a pensare che il Milan è primo con pieno merito e ha dimostrato la sua piena forza domenica, andando si in affanno ma senza sbracare sotto la pressione neroazzurra in larghi tratti della partita.
Al momento noto un Milan più affamato e totalmente consapevole che può essere l’anno buono, lo si vede dagli occhi dei calciatori, benino i cugini ma a volte è meglio essere meno belli e più Contiani.
Il sentimento che va più di moda in questi giorni, da parte dei Bauscia interisti ma in egual modo anche da giornalisti neutrali, è che la Beneamata ai punti avrebbe meritato la vittoria per le maggiori occasioni da goal.
Per come vedo io il calcio, che a differenza della Boxe non si vince anche ai punti, mi limito a dire che il merito della vittoria lo si ottiene solo e soltanto facendo una rete in più dell’avversario, e tutto il resto sono discorsi da B/Var.
Ultima considerazione sulle curve, impressionanti come sempre, ma un plauso di più per quella rossonera che ha ricordato ed elogiato lo sforzo durissimo di medici e infermieri nei mesi più bui dell’infame Covid.